Tafferugli prima della partita con lancio di bottiglie e sassi: danneggiate alcune auto. Due ultras bianconeri denunciati
Quattro feriti nella rissa fra tifosi

FONTANAFREDDA — Scene di ordinaria follia calcistica, di guerriglia urbana, hanno anticipato ieri la partita amichevole tra Udinese e Venezia fuori dello stadio Comprensoriale di Fontanafredda. Che i tifosi dell’Udinese e quelli del Venezia non fossero “amici” lo si sapeva. Che potessero creare tafferugli prima di un match privo di valore agonistico nessuno lo poteva sospettare. Eppure è successo: sostenitori bianconeri e “rivali” arancioverdi sono entrati in contatto un quarto d’ora circa prima dell’inizio dell’incontro. Secondo il racconto di alcuni testimoni, uno sparuto gruppo di supporter bianconeri avrebbe aspettato al parcheggio il pullman dei veneziani. Da qui è cominciato il disordine, con sassi e bottiglie (addirittura una incendiaria che, secondo la Questura di Pordenone, avrebbe provocato soltanto molto fumo) scagliate verso gli ultras lagunari. Questi ultimi, almeno il triplo rispetto agli “avversari”, hanno risposto immediatamente, inseguendo gli udinesi con spranghe, bastoni, manici di picconi e lanciando pure loro bottiglie di birra.
Le forze dell’ordine, che non si aspettavano una simile violenza, sono state prese alla sprovvista e sono riuscite a sedare la rissa soltanto in prossimità dell’ingresso dello stadio, dove anche la gestrice del bar, Susy Serra, è stata colpita al petto pare con un tubo di plastica. Per lei, fortunatamente, soltanto un grosso spavento. Ben più pesante il bilancio complessivo degli scontri: quattro feriti, uno dei quali medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone per un taglio alla fronte, tredici persone fermate, accompagnate in Questura e identificate, due ultras dell’Udinese denunciati per detenzione abusiva di oggetti atti a offendere, un notevole quantitativo di materiale sequestrato, un paio di auto in sosta danneggiate.
Doveva essere soltanto una bella festa dello sport, una partita di calcio ad alto livello dedicata agli appassionati della Destra Tagliamento. Nessuno avrebbe potuto immaginare di trovarsi di fronte a hooligans inferociti e a una simile baraonda. Neppure gli agenti della Digos di Udine, che seguono a ogni trasferta la truppa bianconera, erano preparati a questo “incontro ravvicinato” tra opposte fazioni.
I volontari della protezione civile, che assieme a un esterrefatto vigile urbano non hanno potuto fare altro che assistere ai tafferugli, hanno immediatamente chiamato rinforzi, prontamente arrivati dai Carabinieri dei comandi di Sacile e Pordenone nonché dalla Polstrada del capoluogo che hanno dato man forte alle Volanti già precedentemente inviate sul posto dalla Questura. Dopo il loro intervento gli animi si sono placati e all’interno dello stadio, durante la gara, è volata solamente qualche parola grossa, soprattutto da parte dei gruppi organizzati veneziani, accorsi in massa a seguire la loro squadra del cuore. I normali spettatori, un paio di migliaia, hanno assistito all’incontro con una certa preoccupazione dopo gli incredibili episodi verificatisi nel parcheggio. E alla fine se ne sono andati in tutta fretta.
Bruno Oliveti

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