La decisione era nell’aria e a questo punto diventa indifferibile: i gruppi organizzati della curva Nord ieri hanno annunciato la decisione di rinviare a data da definire la 21esima edizione del Trofeo “Mau Ovunque”, uno degli appuntamenti più attesi e dei momenti di incontro più belli dell’inizio dell’estate pisana. «Abbiamo aspettato il più possibile - spiegano gli ultras - ma emergenza sanitaria e possibili restrizioni non hanno lasciato scelta».

Il “Mau”, aggiungono, «è voglia di stare insieme tra persone che vivono una stessa passione. Un’aggregazione aumentata, nelle ultime edizioni, dalla crescente presenza e centralità dei bambini. Una versione d’altro tipo non ne rispetterebbe lo spirito e il senso. Il torneo, oltre a ricordare la figura di Maurizio Alberti, di cui ormai ben si conosce la storia, è diventato un fattore di identità per tutta la tifoseria nerazzurra, così come lo stendardo e lo striscione, simboli nei quali tutti si riconoscono».

Non è una resa ovviamente, bensì un ragionevole rinvio a momenti più opportuni per tutti: «Aspetteremo, ma il “Mau Ovunque” avrà la sua ventunesima edizione. Maurizio sempre con noi».

Sempre a proposito di tifosi, c’è una chicca. Premessa: da Sportitalia è partita l’idea di una serie B a 40 squadre, evitando le retrocessioni ed inglobando parte della C. Prima c’è stata la smentita del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: «Girano fake news da un po’ di ore su una presunta riforma della Serie C: si dice B1 e B2 e poi dilettantismo. Essendo una persona perbene, rispondo in modo civile: nessuna idea più fantasiosa poteva essere partorita. Non esiste semplicemente. Senza il volere e la decisione dei sessanta presidenti di Serie C non si va da nessuna parte. La Serie C non si fa invadere da predatori dell’Arca Perduta spalleggiati da qualche “cavallo di Troia” infiltrato tra di noi e disperato per il fallimento del suo progetto economico-finanziario che si gioca tutto puntando come al gioco della roulette su un solo numero. Troppo scoperto il gioco per mostrare subito la sua caducità totale. Noi faremo le riforme in accordo con il presidente federale Gabriele Gravina, mostrando il meglio di chi ragiona a sistema».

E poi la proposta semiseria che ci ha inoltrato un tifoso pisano: «L’idea è ottima, anzi va allargata alla serie A. L’anno prossimo facciamo una A a 40 squadre con le 20 attuali senza retrocessioni, le prime 17 di B e le tre prime in classifica della C. La B a 40 squadre va benissimo: sarà composta dalle ultime tre attuali, le 28 di C che oggi farebbero i playoff e le 9 prime in classifica della D». Chapeau alla fantasia, e comunque la proposta non è mica più bizzarra della “vera”.