Napoli-Cagliari, il resoconto del tifo
10 Febbraio 2003 - letto 9942 volte
Da circa 1 anno ho deciso di raccontare le partite a cui assistevo e latmosfera attorno ad esse, non perché sia malato di protagonismo (almeno spero!) ma per condividere con chi crede e vive 7 giorni su 7 lo STILE ULTRAS.
La partita contro il cagliari di ieri è 1 di quelle per la quale vale la pena farsi 1600 Km in 2 giorni, venendo ripagati non tanto dal risultato ma da quello ke è accaduto nel piazzale Tecchio prima della gara.
Intanto bisogna premettere che le due tifoserie non si affrontavano al S.Paolo dal famoso spareggio per restare in serieA (perso poi dai sardi), in quelloccasione ci furono diversi focolai di scontri e agguati e da quel giorno, lastio è aumentato.
Nelle due precedenti partite disputate nella splendida isola, laccoglienza preparata ai partenopei fu calorosa, ma non vi furono contatti (auspicati da entrambi le parti) per il grosso schieramento di forze del DIS.ordine.
Tornando al resoconto di ieri, la partita è loccasione per vedersi con amici vecchi e nuovi, lappuntamento è fissato alle 11.30 in P.le Tecchio, la prima tappa è il chiosco fuori la curva B, ritrovo del primo gruppo ULTRAS di NAPOLI (i FEDAYN E.A.M. 1979), si riconoscono gli elementi storici, tra due chiacchiere e le prime birre trascorriamo lattesa per lapertura dei botteghini.
Dopo aver preso il tagliando per la curva A, ci dirigiamo in quella direzione, si nota qualcosa di strano e ci affrettiamo a raggiungere il piazzale.
Latmosfera era già calda, è stato avvistato il treno che trasporta i sardi, giusto il tempo di organizzarsi che arriva il segnale, dalla stazione escono i primi agent.i di scorta, parte la prima carica il gruppo è composto da circa una settantina di persone, la paranza è delle migliori, parte il lancio di pietre e bottiglie verso IL PRIMO NEMICO, il quale per scoraggiare il manipolo di ULTRAS, pensa bene di usare il la camionetta a mò di auto scontro!
Il campo di battaglia non è dei più agevoli, lo scontro avviene direttamente a pochi metri dalla stazione ed in piena strada di collegamento tra Bagnoli e Napoli, nel mezzo del traffico domenicale cittadino.
Ma la voglia di affrontare gli ospiti è tanta, non mollano i ragazzi, continuano i lanci di razzi e torce, ci sono i primi corpo a corpo con i puffi, ora le cariche si susseguono in continuazione, il coraggio non manca.
Sul campo rimangono tutti a fronteggiare il cordone, uno di loro con il lacrimogeno spara appena sopra le teste il primo candelotto, appare anche un estintore che viene svuotato e lanciato, assisto alla scena della camionetta con la porta spalancata che continua allimpazzata a muoversi avanti ed indietro pericolosamente.
I sardi rimangono a guardare tranne 1 di loro che si avvicina rasente il muro (onore a lui) ma dopo poco viene trattenuto da 1 sbirr.o, parte un secondo lacrimogeno che (pensate) mi colpisce al ginocchio.
Evidentemente a loro poco interessano i danni irreversibili già provocati, come recitava uno striscione in curva A dopo i fatti di Terni, DA CAMERA E SENATO LULTRAS VA CONDANNATO, MA SPARARE UN LACRIMOGENO NELLOCCHIO NON E REATO?
Intanto alle spalle arrivano 3 o 4 camionette dei tutori del DIS.ordine, il gruppo, dopo diversi minuti di lotta, si dilegua.
Si entra allo stadio, ad inizio partita la curva B prepara 1 bella fumogenata blu ed arancione, le due curve sono piene e pensare che qualche tempo fa sul sito del settembre bianconero, alla scheda sui tifosi partenopei ho letto che a NAPOLI lo stadio si riempie solo con la squadra tra le prime in classifica!!!
La vera MENTALITA è anche rispettare i nemici!
Il tifo in curva A non è dei migliori, le TESTE MATTE non cantano, gli unici cori sono contro la repressione ed in ONORE AI DIFFIDATI.
Gli ospiti saranno una quarantina con la solita spaccatura tra i (pochi) ex FURIOSI dietro la pezza ULTRAS 1989 e gli SCONVOLTS con striscione al seguito e gli stendardi CONTRO LE LAME e DAVIDE.
Fino al vantaggio azzurro nulla da segnalare, le squadre vanno al riposo tra lentusiasmo nelle 2 curve.
Durante lintervallo molti ragazzini (non ultras) scendono al primo anello per sbeffeggiare i sardi.
Colgo loccasione per salutare 1 esponente di un gruppo, il quale mi racconta le ultime novità, cè gioia per i fatti del prepartita, i sardi erano attesi, qualcuno era partito alle 5.30 per raggiungere Civitavekkia, ma dalla nave delle 8.30 non erano scesi, altrettanto dal porto di NAPOLI (evidentemente hanno raggiunto la ns città facendo scalo aereo a ROMA).
Durante gli scontri qualcuno è stato fermato.
Mi racconta anche dei 2 stendardi restituiti a veneziani (caduto nel fossato durante lesultanza al gol) e leccesi (perso durante gli scontri con le guardi.e).
Poi senza saperne le cause scoppiano incidenti anche gravi in curva A tra due fazioni.
Alla ripresa del gioco, vengono esposti alcuni striscioni contro i cagliaritani, 1 dalla MASSERIA che non ho potuto leggere, 1 dalle TMN (IERI COME ALLORA NE AVETE PRESE ANCORA) ed 1 dei MASTIFFS (IL TUO STRISCIONE IL PIU SMARRITO DELLA NAZIONE).
Insieme ad 1 amico decido di dirigermi verso il settore ospiti, ormai la teppaglia ha smesso lindecente teatrino, a me interessa guardare da vicino gli ULTRAS di CAGLIARI.
Dopo 1 sguardo ravvicinato attraverso la gabbia ed 1 alla curva A, sempre prodiga di bei battimani, ritorno su.
Al secondo gol solita esplosione di gioia, la curva B è artefice di una bella scarpata, nella quale si nota la macchia dei FEDAYN che non aderisce.
In conclusione vorrei far riflettere sui modi usati per reprimere gli scontri, alla fine si trattava di 2 schieramenti consapevoli delle loro azioni, eppure, oltre ad avere equipaggiamenti per la difesa personale, utilizzano lacrimogeni, blindati e diffide, ma la volontà e la fede dei VERI ULTRAS non conosce ostacoli.
ONORE AI DIFFIDATI ED A CHI E SEMPLICEMENTE
ULTRAS A.C.A.B.