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Incidenti Pescara-Napoli visti da un pescarese
03 Maggio 2004 - letto 13344 volte

Visto che di invenzioni ne ho lette parecchie,ho deciso di scrivere un articolo il più possibile oggettivo.Ore 19.30:tutto sembra tranquillo,a parte ovviamente le tensioni interne che ultimamente ci tengono impegnati parecchio;infatti la preoccupazione principale continua ad essere ormai dal primo pomeriggio la dovuta attenzione a non far entrare i BAD BOYS in curva dalla quale sono stati cacciati per una serie di motivi discussi in settimana che non sto qui ad elencare.
Il grosso della tifoseria quindi è già dentro a “presidiare” l’ingresso e ad attaccare gli striscioni quando improvvisamente si cominciano a sentire delle urla e a vedere gente che corre dalla curva verso i distinti(sono circa le 20).Una macchina con a bordo dei tifosi del Napoli,in cerca di avventure,è venuta a farsi “notare” nelle vicinanze:non appena si qualificano con cori e sfottò partono all’inseguimento parecchi tifosi pescaresi che mettono in fuga la macchina dei napoletani.Potete dire quello che volete,strumentalizzare od offendere ma,ve lo assicuro,venire sotto la curva Nord di Pescara è sempre stato,è e sarà sempre una pazzia per tutti i tifosi ospiti che ci provano…Onore comunque per il coraggio avuto,almeno era stato movimentato un po’ un piatto prepartita dal punto di vista dell’ordine pubblico.
L’atmosfera si è quindi già sufficientemente riscaldata,visto anche che nella Sud i tifosi partenopei si “intrattengono” un po’ con la celere,la quale alla fine è costretta a spostarsi nel gabbiotto adiacente per non rimediare altre botte,visto che le cariche pare che siano state violente da una parte e dall’altra.In curva c’è un’atmosfera particolare:è la prima volta senza il nostro compianto Stefano,uno di quelli che tutti veramente apprezzavano per quel suo innato slancio giovanile e per quel suo entusiasmo incontenibile.Lo ricordiamo sempre nel corso della partita,non solo con lo striscione e la sua foto in curva.E’ questa poi anche una partita che vede 50 ultras in meno in curva,diffidati nei recenti scontri con i leccesi all’autogrill di Modena.La partita poi va come va,la solita presa per il culo…A festeggiare,nemmeno con tanto foga come del resto per tutta la partita(e non è assolutamente vero che si sentivano solo gli ospiti sullo 0-2)sono i 200 tifosi del Napoli ma a quel punto ormai era già stato deciso dalla parte opposta che la serata non poteva certo finire lì.Sapendo di trovare una nutrita presenza di sbirri da entrambi i lati della Sud,come sempre,anche se se si gioca Pescara-Cepagatti(con tutto il rispetto),decidiamo di andare a cercare lo scontro passando per il lungomare,il più possibile avvicinandoci evitando strade troppo trafficate ed esposte.Dopo che inevitabilmente una volante si era accorta della nostra camminata di massa,quantomeno sospetta,facendo arrivare 2 camionette della celere peraltro subito messe in fuga da un fittissimo lancio di pietre e mazze a distanza ravvicinata,ma che hanno avuto la conseguenza di spaventare e scoraggiare i più giovani(ragazzini anche di età minore ai 16 anni),sicuramente non per caso,ma nemmeno per precisa scelta,ci ritroviamo in numero consistente(circa 100 pur essendo partiti in più del doppio) dietro l’ex Aurum al confine con il muro della Pineta:un prato recintato dà sul viale della Sud e dei Distinti,in un punto in cui un primo cordone è ormai eluso,ma ce n’è un altro forse ancora più numeroso che blocca il traffico con le arterie principali in attesa di scortare i tifosi del Napoli per il ritorno.Invadere la strada e scontrarsi in campo aperto sarebbe una gran cazzata in quanto ci troveremmo in mezzo ai napoletani da una parte e agli sbirri dall’altra:quindi cerchiamo di attirare l’attenzione degli ospiti,che comunque intravediamo a una distanza di 30 metri circa,con una prima sassaiola.L’azione ha l’effetto desiderato e loro,dopo un disorientamento iniziale nel quale subiscono parecchio,riescono finalmente a localizzarci.Nel frattempo una loro certa libertà d’azione mi faceva credere che gli sbirri si erano ormai quasi disinteressati dopo un primo breve e blando tentativo di non farli muovere(?).Io intanto mi guardo dietro:siamo un po’ calati numericamente in quanto una ventina circa aveva deciso nel frattempo di sorprendere i napoletani dal lato dello stradone,dovendosi presto ricredere ed abbandonare sparpagliandosi per non far insospettire ulteriormente la polizia.Questo gruppetto sarà comunque decisivo nell’infastidire pesantemente un paio di macchine di napoletani che viaggiava sul lungomare in cerca forse di un’altra avventura senza lieto fine.Insomma circa una settantina,di cui la stragrande maggioranza ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni(alla faccia di chi in città a nome di un determinato gruppo e altrove,chissà per quale motivo,ci scredita parlando di un ricambio generazionale nullo),staziona nel punto sopra descritto.I primi napoletani credono di poterci raggiungere entrando nel parco della Pineta per poi scavalcarne la recinzione…un grosso errore di calcolo che ha l’effetto non solo di prolungare le nostre sassaiole nel tentativo di indirizzarli dalla parte giusta ma anche la nostra attesa,logorando i nervi di entrambe le parti.
Finalmente si rendono conto che si può accedere tramite un cancello da forzare:in tutto sono forse poco più di 20,non sono riuscito a quantificarli di preciso data anche l’assenza di luci;pochi comunque si avventurano verso di noi che non abbiamo altro che le armi delle nostre mani,delle cinte e di qualche mazza di legno rimediata qua e là.In un primo momento c’è uno scontro corpo a corpo con qualcuno dei nostri che aveva deciso di affrontarli da subito,spingendosi oltre:breve ma intenso,ma siamo ancora lontani dal grosso del nostro gruppo e troppo vicini dall’eventuale reazione delle forze dell’ordine delle quali non sapevamo più i movimenti,rimanendo un’incognita fino ad oltre le 23,a scontri ormai finiti.C’era una cosa sola di cui eravamo consapevoli tutti,dai pochissimi veterani al più piccolo dei ragazzi:mai avvicinarsi al viale,tutto era a nostro sfavore,dalle luci,ai poliziotti(quanti?) e ai napoletani(quanti?).Perciò quasi come un’esca,abbiamo cercato di attirarli ma improvvisamente arriva la svolta:verso di noi viene lanciato un lacrimogeno che ha i ben noti effetti devastanti su tutti:siamo costretti ad indietreggiare di molto favorendo la rapida avanzata di un gruppetto di napoletani che sbuca dal fumo,già pronto ed organizzato a resistere all’atmosfera irrespirabile creata coperti fino all’inverosimile.Sono armati fino ai denti:mazze chiodate(??) e le immancabili lame che fino ad allora ci eravamo illusi di non dover vedere(???) contro mani pesanti quanto volete e cinte ma a questo punto innocue.Quasi nessuno,a mio avviso giustamente,non so voi come la pensate,è disposto allo scontro e ritorna nella traversa adiacente,insomma al punto in cui si era diviso con quel gruppetto di venti.In pochi ci riaffacciamo,dopo aver divelto qualche cestino di metallo da poter eventualmente usare alla meno peggio,ma subito desistiamo per l’aria ancora intollerabile,mentre lo stesso fanno i napoletani che anzi indietreggiano velocemente dopo essersi trovati disorientati nel nuovo posto nel quale erano avanzati,esposti ad un altro lancio di pietre per vie laterali.Il grosso degli scontri si concentra qui,in un arco di tempo di circa mezz’ora,senza che sostanzialmente ci sia stata una superiorità se non nelle nostre sassaiole,efficaci sì ma tese soprattutto ad attirare i napoletani.
Poi,a mente quasi fredda,ricompattati per parlare e per cercare nuove soluzioni ma ormai logisticamente impossibili,comincia a serpeggiare una domanda che aveva sconvolto completamente la dinamica degli scontri.Quel lacrimogeno chi cazzo l’aveva lanciato?Molti giovanissimi mi confessano che non appena accortisi,sono subito scappati temendo l’imminente arrivo delle forze dell’ordine,ma noi altri eravamo invece convinti che era stata opera dei napoletani,dato che come armamenti ieri sera proprio non difettavano in nulla,essendo poi prontissimi ad avanzare ben protetti e visto soprattutto che la polizia era diventata un fantasma e molto probabilmente stava a guardare,quindi non sarebbe intervenuta affatto.Così è stato infatti.

A fine serata,ripensando all’accaduto ho tratto delle mie conclusioni personali e quindi aperte a condivisioni o ad opposizioni:

1)ancora una volta i napoletani si sono dimostrati una tifoseria violenta,più attiva fuori dagli stadi che dentro;se ne può vedere però a mio giudizio un lato positivo:ciò che ho apprezzato infatti è stato il coraggio avuto nel tentare il contatto con noi avvicinandosi quasi alla curva prima della partita anche se poi sono scappati a gambe levate;comunque sempre meglio che non fare nulla;poi le cariche con la polizia all’interno e fuori la curva Sud nelle quali pur avendo subito un po’,hanno costretto la celere con la forza ad abbandonare quel settore per un altro.Ma questo è veramente tutto ciò di cui posso sforzarmi per elogiare.

2)Durante la partita sono sostanzialmente insufficienti nel tifo pur con il risultato mai in discussione per loro e poi semplicemente ridiocoli come numero(183 biglietti venduti a Napoli,con un po’ di buona volontà 200…).

3)Negli scontri si sono confermati,qualora ce ne fosse ancora il bisogno,infami,sleali e irrispettosi del movimento ultras stesso,usando armi e addirittura mezzi di solito in dotazione alle forze dell’ordine.Nonostante questo non sono riusciti a combinare nulla se non ad avanzare,ma non di certo per merito del loro coraggio,tra l’altro rimediando sassate a distanza.Ambulanze poi in loro direzione,anche se non sappiamo se per soccorrere qualcuno di loro(ma comunque no di sicuro per ovvi timori di identificazione) o qualche agente.

4)Come è possibile che con tutta quella polizia siano stati liberi non solo di agire,ma anche di poter usare indisturbati coltelli,mazze chiodate,etc.?Come è possibile che non sia saltato nulla dai numerosi controlli?Due sono le cose:o li hanno lasciati fare facendo finta di niente,come sono sempre più portato a credere,oppure gli unici fessi ingenui pur se leali siamo noi pescaresi e qualche altra eccezione in giro per l’Italia che oltre ad essere perquisiti di continuo e a più riprese in una singola trasferta e nei posti più disparati,non usiamo per principio e per fedeltà ad un ideale questo tipo di mezzi che invece sempre più spesso è il vero protagonista degli scontri tra tifoserie lasciando purtroppo non di rado gente morire.

Che fare allora?La mia opinione è che qui si stanno oltrepassando il limiti della razionalità:ma ci vuole tanto a rendersi conto che comportandosi in questo modo si va contro il movimento stesso,favorendo la galoppante repressione di chi in questo modo sempre di più trova giustificazioni e prove a questo insulso gioco di affari che ci vede tagliati fuori?
E poi,lasciatemelo dire…si d’accordo,dispostissimo a scontrarmi se si tratta di una scazzottata…si prendono e si danno ma io la mia vita per una cosa del genere non ce la rischio,davanti ad un coltello lascio perdere e lascio loro continuare a vivere nella barbarie e nell’inciviltà cui sono abituati,rattristandomi nel vederli addirittura vantarsi di questo.Mentalità zero.

E ora naturalmente a voi le varie opinioni.Spero ne esca fuori un dibattito costruttivo.
Per quanto riguarda i soliti noti che si divertono ad offendere,da qualche tempo addirittura anche nella stessa Pescara,lo facciano altrove.
Il loro pensiero,se ne hanno uno,non è gradito.
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