Dopo l'epilogo della scorsa stagione e a fronte di un ritrovato entusiasmo per il cambio societario, aspettavamo da tempo l'inizio di questo campionato che ci avrebbe permesso di tornare sui gradoni della nostra amata Gradinata.
Ieri Bisceglie si è svegliata con la notizia della riammissione in Serie C e, per quanto possa aver suscitato in tutti noi allegria e fierezza nei confronti di una società capeggiata da biscegliesi, ci ha dato la certezza che le partite verranno fgiocate a porte chiuse almeno fino ad inizio ottobre.
Le normative adottate per cerca di bloccare la diffusione del virus comunque non ci avrebbero permesso di vivere il mondo ultras, lo stadio, i 90 minuti come abbiamo semprte fatto.
Non ultima la notizia della mascherina trasparente che permette di proteggere, ma allo stesso modo di riconoscere l'individuo che si nasconde dietro di essa, sembra essere a tutti gli effetti uno strumento dedido a daspo ingiustificati.
Il distanziamento di un metro, l'obbligo di stare seduti, la capienza ridotta, il non poter abbracciare un fratello dopo un goal o al lancio di un coro, non conincidono con il nostro vivere ultras.
Lo stadio non è un Teatro e Noi non saremo mai degli spettatori che occupano un posto numerato; vogliamo essere liberi di esprimerci e di poter trasmettere il nostro amore per la nostra città.
Siamo consapevoli del momento storioc ma non vogliamo essere strumentalizzati o cambiati-

Quindi vogliamo comunicare che gli Ultras Bisceglie saranno assenti sugli spalti sia in casa che in trasferta, fino a quando non ci saranno le condizioni che permetteranno di vivere i gradoni a modo nostro e la possibilità di far vivere tutti lo Stadio.
L'affetto per la Nostra gloriosa Maglia lo manifesteremo in modo diverso senza mai abbandonare i nostri Ideali e la nostra Passione-

QUESTO NON E' IL NOSTRO CALCIO
LIBERI DI ESSERE ULTRAS