E' trascorso un pò di tempo dalla trasferta di Bergamo e dal fatto del petardo, e come sempre succede, se ne sono dette tante di vere e il doppio di false. Resta il fatto che una persona, la quale siamo certi al 100% che non sia colpevole, è attualmente ancora agli arresti domiciliari, e d un pullman intero con più di 30 persone,senza aver fatto alcun che per meritarsele, è stato diffidato per un anno dal vedere le partite della nostra squadra. Riteniamo giusto condannare chi ha lanciato il petardo ( e non una bomba carta come si è detto) ma è anche giusto che si trovi il vero colpevole e non si prenda una persona a caso nel mucchio per far vedere che comunque qualcuno è stato punito!! Questo modo di fare della Polizia italiana non ci va, ed infatti, i 15 minuti di silenzio ad inizio gara ad Udine erano riferiti a questo fatto, e anche perché la società Vicenza Calcio si è posta parte civile contro un tifoso della propria squadra che in questo momento è il più danneggiato di tutti gli abbonati, poiché costretto a non venire più allo stadio, e non solo quello. Non volgiamo fare del vittimismo, ma vogliamo solo giustizia per questo ragazzo che si è trovato, senza aver fatto nulla, a fare tre giorni di carcere ed ora costretto a stare tra le mura di casa senza aver nessun contatto con qualsiasi persona. Se la situazione non migliorerà, questa persona subirà un processo penale molto pesante, oltre ad aver già subito anche un processo verbale ingiustamente da parte di giornali, televisioni,società,....e rischia di avere la vita rovinata.

Non è giusto, infine, che per l'incapacità organizzativa della polizia di Bergamo, paghino ingiustamente queste persone.

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