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Verona-Napoli: Omerta' Ultras
10 Ottobre 2008 - letto 12865 volte
TIFO E OMERTÀ. Intercettata la telefonata tra un supporter del Napoli e uno dell’Hellas
«Nemici allo stadio Uniti contro la polizia»
Il partenopeo coinvolto negli scontri di Pianura si lamenta della denuncia di un accoltellamento
Il veronese: «Siamo rimasti di m... perché ha infamato. Non è nostro, è un tifoso della domenica»


Un tifoso avversario si può accoltellare, magari ammazzare, ma non va mai denunciato alla polizia: sono le forze dell’ordine il «primo nemico». Le regole dell’omertà vigono anche nelle tifoserie ultrà come emerge dall’inchiesta condotta dal pm di Napoli Antonio Ardituro e dalle indagini della Digos che hanno portato ieri all’arresto di supporter di due gruppi del tifo azzurro, le Teste Matte e gli Niss.
Acerrimi nemici allo stadio ma complici, è questo che emerge in uno degli episodi ricostruito dalla Digos e riguarda l’arresto di un tifoso napoletano che aveva accoltellato un veronese e che era stato denunciato e fatto arrestare dal supporter scaligero ferito. La conversazione è stata intercettata il 28 settembre 2007. Al telefono G. N., ultrà azzurro arrestato ieri e un tale Riccardo, tifoso veronese.
Riccardo: «questo signore qua non c’entra assolutamente col gruppo. Questo è il classico tifoso della domenica che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.. Fidati, non ti avrei neanche chiamato. Cioè nemici da sempre, per sempre, ma infami quello mai».
N.: «sì sì lo so’, nemici ma con gli stessi ideali».
Riccardo: «infami quello mai».
N.: «immagina, sai noi che facemmo l’anno scorso? Incidenti col Bologna, a Bologna li presero due tre di loro... in carcere. Noi ci abbiamo mandato 500 euro con tutto che siamo rivali».
Riccardo: «Se voi avete il nome di questo, ti prego di mandarlo che facciamo di tutto per convincerlo, anche pagare di tasca nostra quel che vuole come risarcimento danno....nemici oltre la morte, ma infami mai! Soprattutto con chi ci fa divertire».
N.: «Bravo, bravo».
Riccardo: «Siamo rimasti di m.... Perchè effettivamente questo ha infamato. Se io parto da Verona a fare il confronto all’americana io non riconosco nemmeno uno che mi spara in faccia».
«La conversazione denota», scrive il gip Luigi Giordano nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 37 persone, «in tutta la sua drammaticità il paradosso dell’atteggiamento dei due interlocutori, facenti parte di 2 delle tifoserie più violente del panorama ultras italiano, tra l’altro divisi da un’acerrima rivalità (l’ostilità esistente tra la tifoseria del Verona e quella del Napoli non ha eguali in ambito nazionale) che non si soffermano affatto sulla gravità di quanto accaduto (l’accoltellamento di una persona) che anzi viene giustificato nell’ottica ultras, quanto piuttosto sulla collaborazione data alla polizia dal denunciante ritenuta un’infamia inconcepibile. Nessuna pietà o quantomeno comprensione, viene dimostrata verso la vittima che, anzi, è destinataria del disprezzo di entrambi». Il giudice sottolinea che il tifoso dell’Hellas, Riccardo, «considera un’onta da cui prendere assolutamente le distanze il comportamento del supporter veronese che aveva denunciato e se possibile punirlo anche … oltre la coltellata pure la beffa». Si tratta per lui di «un vero e proprio tradimento della mentalità ultras», come commenta il gip.
Sono due i gruppi del tifo ultrà del Napoli al centro della indagine della Digos di Napoli che ha portato agli arresti eseguiti ieri: le «Teste matte» e i «Niss (niente incontri solo scontri)».
Agli ultrà è contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata allo scontro con altre tifoserie e esponenti delle forze dell’ordine. Incidenti che anche per le limitazioni degli spostamenti delle tifoserie dovute ai divieti vigenti, si verificavano per lo più nelle aree di sosta delle autostrade dove venivano a contatto supporter di diverse squadre. E infatti anche nell’area di sosta di Cantagallo il 5 maggio un uomo, indicato come un ultras del Napoli, sferrò una coltellata a un tifoso del Verona. I partenopei erano diretti a Mantova, i tifosi dell’Hellas ad Arezzo: poco dopo le 12.30 vennero in contatto. Con coltellata.

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AVANTI ULTRAS!!!
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