In relazione alla notizia in data 23 gennaio sulla condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione, ammenda, interdizione ai pubblici uffici e divieto ad assistere ad incontri sportivi inflitta al nostro amico e tifoso, inerente i fatti accaduti fuori dal «Picco» al termine di Spezia-Como (play-off 2001), ci permettiamo, come «Gruppo Storico '74» e «Direttivo UltrasSpezia», pur rispettando civilmente la sentenza, di dissentire dal modo in cui è stata presentata la «notizia», conoscendo lo svolgimento dei fatti ed i suoi risvolti. Come accennato, accettiamo la sentenza emessa dal Tribunale e riconosciamo l'errore di coloro che si sono fatti coinvolgere in questi fatti di violenza, ma ci permettiamo di essere contrariati dal modo in cui i fatti sono stati presentati: gli «sposini massesi» tornavano da un pranzo di nozze, annaffiato da un bel po' di alcol (e chi era presente se lo ricorda benissimo, dalla reazione violenta che tutti gli invitati in corteo, nelle loro auto, ebbero dopo che un giovane tifoso toccò una macchina con la bandiera...) e, si sa cosa succede in queste occasioni, un'offesa tira l'altra.. E' vero che alcuni tifosi, anche contrariati dal risultato, ebbero comportamenti esagitati, ma questi «sposini», con i loro compari, erano già su di giri per conto loro ed è bastata una sciocchezza per far scattare anche in loro una bella dose di violenza... con tutto il resto che ne è seguito. Quindi, per cortesia, basta con questa storia degli «sposini innocenti» e dei loro amici: il nostro amico tifoso sta pagando e pagherà ancora... ma mettiamo tutto al posto giusto.
UltrasSpezia Direttivo Gruppo storico '74

Fonte: LA NAZIONE lanazione.it