Ad un certo punto della partita gli ultras biancorossi hanno intonato un coro con parole offensive all'indirizzo degli ascolani. La curva Sud non ha raccolto la provocazione però un gruppetto ha atteso che i teramani riprendessero la via del ritorno per "vendicarsi".

Subito dopo il bivio per Folignano, all'improvviso alcune automobili sulle quali viaggiavano i tifosi abruzzesi sono state fatte oggetto di un fitto lancio di pietre. Gli "assalitori", poi, hanno cercato la fuga. Vistisi braccati, in sei hanno cercato riparo all'interno del bar del "Portico", ubicato nella frazione Case di Coccia. Gli ultras teramani, però, li hanno intercettati. Sono scesi dalle vetture ed hanno tentato, facendo uso di mazze, tubi di ferro ricoperti di plastica e caschi, di infrangere le vetrine per entrare all'interno dell'esercizio e raggiungere i rivali. Hanno così danneggiato tre porte antisfondamento. Vistisi persi, i sei ultras bianconeri sono fuggiti negli scantinati e, dopo aver superato un muro di cinta, hanno raggiunto l'abitazione di un residente che per evitare loro gravi conseguenze li ha "ospitati" nel suo appartamento.

Gli ultras teramani a questo punto, visto che le "prede" erano riuscite a fuggire, hanno scatenato la loro ira contro le auto e le moto che si trovavano parcheggiate davanti al bar. Alla fine, alcune automobili ed uno scooter sono stati seriamente danneggiati.

Al momento dei disordini sul piazzale antistante l'esercizio pubblico stavano frescheggiando alcuni residenti ed alcuni bambini giocavano. La scena alla quale hanno dovuto assistere li ha terrorizzati e sono stati costretti a riparare di gran carriera nelle rispettive abitazioni.

Nel frattempo sono sopraggiunti gli agenti della Polizia che hanno provveduto ad allertare i colleghi di Teramo che hanno proceduto all'identificazione di alcuni ultras.

Due di loro sono stati denunciati per rissa e danneggiamento. Per gli stessi reati sono stati denunciati anche quattro giovani ascolani.

Fonte: CORRIERE ADRIATICO