Toni e Palermo: parlano i capi ultras rosanero
08 Ottobre 2005 - letto 7322 volte Dopo le sollecitazioni del presidente Zamparini, che in un'intervista alla «Gazzetta dello Sport» ha espresso l'auspicio di un'accoglienza quanto meno non ostile per il suo ex centravanti, i 3 club storici dei tifosi organizzati, quelli della curva Nord, hanno garantito la non belligeranza. «Rispettiamo Toni e l'accoglieremo da amico -ha spiegato Jonny Giordano responsabile delle Brigate rosanero- perché noi ci ricordiamo tutto quello che ha fatto in campionato. Ma bisogna tenere conto che il pubblico della nazionale è tutt'altra cosa rispetto a quello del Palermo: sarà anche più difficile coordinarlo». Toni ha spedito ai suoi vecchi tifosi segnali di pace nel tentativo di un'augurabile ricucitura. E Ninetto de Grandi, l'allenatore che una trentina di anni fa portò per ultimo il Palermo in A prima di Guidolin spiega a Luca il modo migliore per completare l'opera: «Non mancherà qualche stupido che dalle tribuna lo fischierà, ma vedrete che se Toni segnerà un bel gol e magari la nazionale vincerà per merito suo, uscirà fra gli applausi». A Palermo la nazionale negli ultimi anni è stata di casa e anche per questa ragione, secondo Maurizio La Brasca, coordinatore del club Filiciuzza «bisogna garantire alla squadra di Lippi la solita calda accoglienza, quindi niente fischi a Toni. Ricordo ancora la figuraccia del pubblico fiorentino quando anni addietro contestò gli azzurri. Noi vogliamo che l'Italia continui a venire al Barbera sapendo di poter contare sul massimo sostegno». Diverso il discorso quando Toni arriverà a Palermo con la casacca viola: «Che senso avrebbe contestarlo stasera -si domanda l'attore Tony Sperandeo- che gioca per l'Italia? Oggi quindi applaudiamolo e conserviamo i fischi per la partita di campionato». O se proprio l'applauso sembra eccessivo «limitiamoci all'indifferenza in ossequio alla maglia che indossa» esorta Sesto Terrazzini esponente di spicco dei Warriors. Quando Toni passò al club viola molti tifosi si riunirono in una piazza nei pressi dello stadio per rottamare le maglie del centravanti facendone un falò. Ma Sasà Salvaggio, comico televisivo reso famoso da «Striscia la notizia» ha un'idea migliore: «Ricordiamoci che grazie ai suoi gol siamo entrati in Europa. Allora suggerisco a chi conserva a casa qualche cimelio rosanero con il nome di Toni di scrivere prima della T la parolina San. Perché Toni per noi ha fatto tanto e merita affetto e rispetto eterni, proprio come un santo». Fonte: gazzetta.it Notizie correlate Palermo
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