Prima domina, poi subisce tre espulsioni e crolla: invasione dei tifosi biancorossi


Gara sospesa per 5 minuti Finale surreale

BRESCELLO. Tre gol di Girolamo Bizzarri, originario di Roseto degli Abruzzi, e tre espulsioni decretate dall'arbitro ai danni dei giocatori del Teramo, fermano la serie positiva della capolista, che durava da dieci partite (due pareggi e otto vittorie, le ultime cinque di fila). In uno speciale derby personale il bomber gialloblù ha castigato la squadra teramana, ma prima che con l'attaccante del Brescello dirigenti, giocatori e sostenitori del Teramo se la sono presa con l'arbitro Vicinanza di Albenga.
Il direttore di gara è stato criticato nel primo tempo per aver assegnato un generoso rigore ai padroni di casa e per aver espulso l'allenatore Zecchini. Ma la rabbia dei teramani è scoppiata soprattutto nella ripresa quando, al 24', Vicinanza ha espulso il portiere Servili per fallo di mani fuori area in un'azione forse viziata da fuorigioco e il difensore Arno per le conseguenti, eccessive proteste.
Un episodio che ha cambiato il volto alla partita e dal quale è scaturito il gol del secondo pareggio dei gialloblù: sulla punizione assegnata al Brescello, infatti, Bizzarri è stato bravo a pennellare un tiro che si è infilato nell'angolino alto alla sinistra del giovane Di Giuseppe. Entrato a freddo per sostituire il collega espulso, il secondo portiere non ha accennato nemmeno un tentativo di parata.
Sei minuti più tardi, dopo che anche Terlizzi era stato espulso (seconda ammonizione per comportamento ostruzionistico) con una severità che non è affatto piaciuta al clan ospite, e che il Teramo era rimasto in otto, è stato ancora Mino Bizzarri ad andare in gol e a chiudere la partita.
Con la loro squadra ormai rassegnata, sono stati i tifosi teramani - inferociti per l'arbitraggio - ad assumere il ruolo di protagonisti: una ventina di ultrà è riuscita ad aprire un cancello del settore distinti e a entrare in campo, costringendo poliziotti e carabinieri a intervenire, insieme a giocatori e accompagnatori del Teramo, per farli uscire dal terreno di gioco. Cosa riuscita in pochi secondi. L'arbitro ha sospeso la partita per cinque minuti e, alla ripresa del gioco, seppur con tre giocatori in meno, il Teramo ha addirittura sfiorato il gol del pareggio con Margheriti, anticipato d'un soffio dal portiere brescellese Sardini.
Il gol del 4-2, realizzato a due minuti dal termine del tempo regolamentare da Miftah, servito da un assist di Bizzarri, ha dato la tranquillità al Brescello, che nel finale si è limitato a mantenere il possesso di palla senza infierire su un avversario ormai in disarmo.
L'ultima mezz'ora di gara, caratterizzata da espulsioni, gol, proteste e invasione di campo, non ha comunque offerto uno spettacolo degno di questo nome ai cinquecento spettatori presenti, ammutoliti per un finale surreale.
Difficile dire quali conseguenze avrà il tonfo di Brescello sul morale dei biancorossi; sulla classifica, visto il pareggio del Rimini a Montichiari, non ne ha avute di terribili. Di sicuro, domenica prossima al Comunale contro il Gualdo di Giorgini, il Teramo sarà decimato dalle squalifiche. Rischia la sospensione anche De Angelis, che appena sostituito si è allontanato (o è stato allontanato, non si sa) dalla panchina.

Fonte: il centro