Al termine della settimana più difficile si torna in campo. Con Soda ancora in panchina e la volontà di non buttare quanto di buono si è fatto.
“Abbiamo scelto di continuare con Soda perché con la squadra abbiamo fatto un patto di unione da qui fino alla fine del campionato: l’obiettivo di tutti deve essere la salvezza poi è evidente che a stagione conclusa tireremo le somme”. Ripartiamo da qui, dalle parole del presidente Pino Ruggieri con le quali si volta pagina dopo un weekend caldissimo fatto di confronti serrati, di chiarimenti dovuti ma con le chance di salvezza ancora intatte e tutte da giocare. Fare finta di nulla non sarebbe corretto giacchè ciò che è successo nell’ultima partita è stato sotto gli occhi di tutti, ma è proprio in questi momenti che una società deve saper crescere e la scelta di ricompattare l’ambiente intorno all’allenatore è già di per sé una decisione forte, non comune nel calcio odierno. Errori ne sono stati fatti, chi non ne fa in un modo imperfetto come quello del pallone dove gli equilibri si spezzano nel breve volgere di qualche mese? Ma la voglia di dare tutto per questa maglia, per questa gente deve passare sopra ad ogni altra considerazione perché vittorie e sconfitte toccano tutte le componenti: si gioisce e si piange insieme, per intenderci.
L’impresa è tortuosa ma i numeri per crederci ci sono ancora tutti dal momento che nel turno di recupero nessuna delle squadre della zona caldissima ha vinto e le distanze sono rimaste pressoché inalterate. L’avversario di oggi si chiama Triestina e la mente non ci mette molto a rimembrare le lacrime più amare del pubblico spezzino in un caldo giugno di cinque anni fa.
Ora è il momento di dimostrare che la strada intrapresa è quella giusta: serve la mano di tutti, nessuno escluso.
Intervento di Fabio Lugarini ( per gentile concessione
Sinergie ed AC Spezia)

Fonte: cittadellaspezia.com