Agguato in piena regola in autostrada, ieri mattina all’altezza dell’autogrill di Montepulciano, in provincia di Siena: 30 ultras del Napoli diretti a Torino hanno assaltato e poi inseguito, per circa trenta chilometri, un bus di ultras della Roma diretto a Genova. Il bilancio della mattinata di follia è, per fortuna, di soli tre feriti lievi, tifosi romanisti. Diciassette napoletani, bloccati dalle volanti lungo l’autostrada, sono stati denunciati e arrestati dalla polizia di Firenze. Le accuse sono gravi: dall’associazione per delinquere alla detenzione di oggetti atti ad offendere, al lancio di oggetti, nonché al danneggiamento e alla violenza privata. Quattordici dei diciassette arrestati avevano precedenti penali - anche per episodi analoghi - e non potevano nemmeno seguire il Napoli: erano infatti sottoposti a regime di Daspo, il divieto di accesso agli stadi. Anche a Torino, dopo la gara, c’è stata tensione tra tifosi azzurri e granata, ma tutto si è concluso,visto che lo zoccolo duro della tifoseria del napoli non era presente allo stadio olimpico, L’aggressione al bus si è consumata nel giro di mezz’ora. Tutto è iniziato poco dopo le 10.30, quando il gruppo partito da Napoli a bordo di auto e minibus ha intercettato il bus con i 50 romanisti all’area di servizio di Montepulciano. è stato cercato lo scontro nella piazzola adiacente a l'auto grill,ma il pullman degli ultras della roma e riuscito prontamente a defilarssi dal agguato, i napoletani hanno riatteso il bus dei giallorossi sulla rampa di uscita dall’area di servizio. Mentre il mezzo passava, è riscattato l’agguato: da entrambi i lati della strada, che in quel punto si restringe, sono risbucati i napoletani, a volto coperto e armati di bastoni, spranghe, catene e persino di un estintore. Proprio con l’estintore hanno sfondato un vetro del bus provocando il ferimento di alcuni occupanti, mentre gli altri assalitori tentavano di fermare il veicolo. La prontezza di riflessi dell’autista ha evitato il peggio e il bus dei romanisti è riuscito a imboccare l’autostrada. A quel punto è scattato l’inseguimento: tornati a bordo dei loro mezzi, i napoletani hanno tallonato il bus per una trentina di chilometri, speronandolo più volte e tentando di fermarlo mettendosi di traverso lungo la carreggiata. Dal bus romanista, però, era partita la segnalazione al 113. Le auto della polizia stradale e delle questure di Arezzo e Siena sono state inviate sul tratto autostradale interessato, così il bus degli ultras della roma, ha potuto fermarsi, ed essere scortato, al casello di Arezzo (dove è stata sporta denuncia dagli stessi), mentre le vetture dei napoletani sono state inseguite e raggiunte all’altezza di Firenze. Non sono stati resi noti i nomi dei 17 arrestati. Di certo si sa che provengono tutti dalla curva A (molti sono uomini di vertice di quel settore dello stadio) e alcuni sono stati già protagonisti di atti analoghi. Nel 2005 ci fu un inseguimento di 172 chilometri sulla Napoli-Bari per tentare l’aggressione a tifosi laziali; nel 2006, proprio all’altezza di Arezzo, un gruppo di ultrà bloccò il traffico autostradale per circondare e aggredire un minibus, ancora di tifosi della Lazio.

Fonte: IL MATTINO