MILANO, 1 giugno 2004 - Napoli-Palermo, ma non solo. Dalle intercettazioni dei Carabinieri del Reparto di Napoli effettuate dal 4 aprile al 4 maggio scorso e trascritte poi nel rapporto trasmesso alla procura il 23 maggio, arrivano nuovi riferimenti, importanti per l'indagine calcio-scommesse: quasi tutta le B finisce nelle telefonate registrate e ora sotto l'esame dei pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci.
Leggiamo e riportiamo: Vincenzo Onorato, ex giocatore della Juve Stabia parla al telefono con Nunzio De Luca, detto Gino: "Teniamo l'esempio di Napoli tanti anni fa" dice e fa il nome di un calciatore. "Eh eh" commenta De Luca. "Quando giocarono alla tombolella" continua Onorato. "Farà la stessa cosa" conclude De Luca. C'è un riferimento al Napoli e a vicende che si riferirebbero a diversi anni fa. Ma non è il solo, in una conversazione tra Salvatore Ambrosino, l'ex centrocampista del Grosseto e l'organizzatore di scommesse Luigi Saracino, detto Gigino del 4 aprile, ore 21.14, il primo dice all'altro: "Ragazzo, sabato Verona X Napoli X". E Ambrosino chiede: "Con chi gioca... il Napoli X dici tu". "Il Napoli con il Palermo" risponde Saracino. Dall'altra parte della cornetta: "Tu dici, eh anche Napoli-Palermo...". E continuano.
L'elenco è lunghissimo e riguarda molte squadre di B e altre di serie minori. Protagonisti spesso Saracino e Ambrosino, ma anche Ambrosino e il calciatore del Modena Antonio Marasco. Nelle loro conversazioni - fanno sapere i carabinieri - gli interlocutori parlano diffusamente di decine e decine di incontri, esprimendo talvolta dubbi, talvolta convinzioni sull'esito di determinate partite, in base ai valori delle squadre in campo o a considerazioni di classifica. In altri casi - secondo quanto emerso sempre dalle indagini - attendono informazioni precise per poter effettuare le puntate. E non mancano - naturalmente - diversi "omissis" sui quali viene mantenuto il segreto investigativo.

Altri esempi. Nella telefonata del 6 aprile: commenti sulla sconfitta del Verona con riferimenti al "parente" individuato nel calciatore Antonio Marasco. Ed ancora, il 10 aprile: riferimenti a Reggina, Udinese, Genoa, Livorno e Napoli e alle informazioni su tali squadre per effettuare scommesse. Il 15 vengono annotati i riferimenti a Chievo e Napoli. Poi, il 14, si parla di scommesse via internet in Inghilterra e si fanno riferimenti a risultati di Reggina, Chievo, Olbia, Belluno, Napoli e Fiorentina. Il 16 si annota "l'indicazione del risultato certo della squadra del Melfi e relativa puntata". Nelle successive, si citano pronostici o scommesse su Parma, Messina, Fiorentina, Ternana, Cagliari, Crotone, Lumezzane, poi ancora Messina, Montevarchi, Olbia, Catanzaro, Bari, Vicenza, Salernitana, Reggiana, Sassari Torres, Cittadella, Pisa.
Insomma, la serie B rappresenta, a quanto pare, uno dei filoni più corposi dell'inchiesta sui quali è concentrata l'attenzione dei pm. Sono semplici pronostici da parte di scommettitori - tra i quali anche calciatori - oppure, secondo l'ipotesi degli investigatori, previsioni che sarebbero fondate in molti casi sulla conoscenza in anticipo di risultati, alterati attraverso accordi e combine? Il compito (difficile) degli inquirenti è di accertare i fatti, distinguendo tra legittimi pronostici e accordi illeciti.

Fonte: gazzetta.it