La Scafatese negli ultimi cinque minuti acciuffa il Sant’Agnello pareggiando il big match di giornata. Entrambi le firme di Angelo Teta, una performance che quasi sa di rivalsa rispetto alle critiche subite in questo periodo, quando il calciatore di Castellammare di Stabia è parso sotto tono. Eppure a fine gara è accaduta una sceneggiata in stile “Icardi a Sassuolo”. Teta e i compagni sono andati sotto la tribuna per il consueto saluto ai tifosi, evidentemente è volata qualche parola che ha suscitato la reazione del capitano reo di aver lanciato la maglietta in maniera troppo “veemente”, intanto Guadagno aveva un battibecco con un tifoso. Immediato l’intervento del patron Cesarano che non è rimasto a guardare, anzi proprio sottostante il settore tribuna ha avuto un confronto con i tifosi, dove ha fatto da paciere e mediatore. Questo quanto dichiarato dal presidente Cesarano nel dopogara: “Queste reazioni fanno parte di due facce della stessa medaglia. Da un lato mi dicono che il canarino è vivo nei cuori dei tifosi, e il tifoso è un innamorato della propria donna, la donna è la Scafatese. Sono litigi d’amore. La rabbia ed il nervosismo riversato dai tifosi sugli atleti metaforicamente è la stessa impiegata dalla squadra che sta raggiungendo risultati importanti. Angelo Teta a Scafati non ha bisogno di presentazioni. Ha salvato la Scafatese in serie C2, ha sposato la nostra causa con grande attaccamento e fedeltà con prestazioni e numeri sotto gli occhi di tutti. C’è solo un po di confusione che prontamente risolveremo” ,