Appendice poco piacevole ad Arezzo dopo la partita casalinga col Napoli. Già un’ora prima della partita le sirene delle autoambulanze suonavano per soccorrere un ragazzo aretino, accoltellato di striscio alla coscia, nelle immediate vicinanze dello stadio. Si sono verificati poi tafferugli pochi attimi prima del fischio d’inizio dietro la curva ospiti, con lancio di fumogeni e petardi, probabilmente per forzare i cancelli. Due fumogeni bianchi sono arrivati addirittura al centro del campo di gioco, lanciati dall’esterno del Comunale. Tutto regolare durante la gara, in cui le curve però si sono insultate a più riprese. La sud in particolare ha fatto sentire la propria indignazione verso la tifoseria partenopea per l’episodio dell’accoltellamento. L’iniziale volontà di rispetto verso dei tifosi mai incontrati in campionato è stata messa subito da parte. Alla fine della partita i problemi maggiori si sono verificati in viale Giotto, dove la Polizia, oggetto di sassaiole, ha creato un blocco nei pressi del Bar dello stadio. Molti tifosi aretini sono tornati indietro fino al piazzale del Comunale ed hanno atteso fino alle 23 prima di uscire dalla “sacca” e poter tornare a casa. Nei pressi del parco Modigliani si sono scontrati tifosi aretini e napoletani, arrivati in massa con auto proprie e parcheggiate ovunque. I condomini di via Cimabue e via Tiziano hanno visto persone picchiarsi nell’atrio di casa. La sirene della Polizia ci hanno messo un bel po’ per sbollire gli animi. I risultati si vedono nei pressi della rotonda di viale Giotto con vetri della auto lungo la carreggiata, bastoni abbandonati per terra e cestini divelti.

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