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Samb-Spezia, la Nord vince comunque
11 Settembre 2005 - letto 1129 volte
Di fronte ad un bel pubblico la Samb stecca la prima partita del campionato. Buono come al solito invece il sostegno della curva rossoblù che non si fa mancare nulla: coreografia iniziale, colori, canti e sciarpate sino al 90°. Come dire: si può perdere sul campo, ma vincere sugli spalti.
Samb-Spezia è l’occasione per la curva di casa di chiamare a raccolta il pubblico sambenedettese. Prima del via, in ogni settore del Riviera delle Palme vengono distribuiti dei volantini, a firma Curva Nord Massimo Cioffi, che recitano: “Esortiamo quanti oggi riempiranno il Riviera delle Palme ad incitare la squadra in modo particolare. Stiamo attraversando un ottimo momento dopo le vicissitudini societarie che hanno movimentato per l’ennesima volta le nostre stati. Ora è il momento di ricompattarci e fare la differenza. Anche l’imprenditoria locale sembra aver mostrato finalmente interesse verso i colori della nostra città. Solo uniti possiamo essere imbattibili. Invitiamo tutti i tifosi, tutti i settori, a partecipare attivamente al sostegno canoro durante i 90 minuti. Spronate anche il vostro vicino a tifare con voi! Dobbiamo essere un giocatore aggiunto. Forza popolo rossoblù, la nostra fede ci chiama a raccolta!”

Il centinaio di sostenitori liguri giunti in riviera, al momento del loro arrivo allo stadio si rendono protagonisti di un bel gesto, deponendo un mazzo di fiori con tanto di sciarpa bianconera sotto la lapide dedicata a Massimo Bruni, proprio sotto la Nord. In curva Sud, settore da loro presidiato, compare peraltro un messaggio solidale nei confronti dello sfortunato ultras rossoblù – “Onore a Cioffi” – accanto a tutti gli striscioni dei maggiori gruppi della curva Ferrovia, ovvero Ultras Spezia, Fronte del Porto e Irriducibili, insieme a qualche stendardo di entità minori ed uno dedicato ai Diffidati.

La Nord accoglie le squadre in campo con palloncini allungati rossoblù e la scritta in transenna “Sovrasta l’avversario”, mentre in tribuna vengono agitati palloncini ‘classici’. Gli ospiti rispondono con una bella sciarpata.

Qualche istante prima del via delle ostilità l’attaccante di casa Marco Martini depone un mazzo di fiori sotto la curva locale in memoria di Matteo, il giovane tifoso sambenedettese scomparso due settimane fa.

Soffre in avvio la Samb, ma la curva Cioffi parte con il consueto entusiasmo nel sostegno alla causa, come pure gli spezzini si danno il loro bel da fare per tentare di regger il confronto coi 4.500 del Riviera. Continue ambedue le fazioni, però non sempre c’è la giusta intensità nei cori. In quanto a colore d’altro canto sia rossoblù che bianconeri mostrano un’instancabile generosità nello sbandierare i propri vessilli.

Alla mezzora il gol di Max Varricchio manda in visibilio i sostenitori spezzini, la Nord da par suo non demorde ed anzi mantiene alto il morale alternando senza sosta cori di incitamento per una Samb in evidente difficoltà, al contrario della tribuna che comincia a spazientirsi, lamentando più di qualche mugugno.

Onda e soci fanno finta di niente mantenendo inalterato il proprio atteggiamento sino al termine della prima frazione di gioco, nonostante la compagine di mister Galderisi non riesca mai ad infiammare gli animi dei presenti.

In avvio di secondo tempo la Nord espone un messaggio sull’attuale situazione in cui versa il mondo del calcio: “Orari falsati, aumenta la repressione, è l’ora della ribellione”. Il Nucleo dà invece il benvenuto alla piccola Chiara.

Si riparte in curva Nord, nel tentativo di invertire la brutta piega che ha preso la partita, con uno Spezia nettamente superiore agli uomini di casa, che invece vivono di sprazzi. La traversa colpita da Martini dopo pochi minuti scalda il Riviera che però ben presto si riassopisce al cospetto della migliore verve e della più apprezzabile organizzazione palesata dai liguri. Ci prova anche Scandurra (tiro di poco a lato), la Cioffi non molla ma fa fatica a coinvolgere l’intero settore.

Vanno meglio le cose coi cori spezzati, ma, seppure un poco discontinui, si fanno sentire gli ultras degli aquilotti, che di tanto in tanto si compattano e riescono ad alzare il volume dei cori.

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