La Digos di Varese ha identificato e denunciato 19 ultra', tutti varesini ma non tutti legati alla tifoseria organizzata, a seguito dei tafferugli esplosi il 13 giugno scorso durante la partita Verese-Cremonese. Il gruppo aveva invaso il campo dando vita a una gigantesca rissa nonostante lo speaker invitasse alla ragionevolezza. Tra i denunciati anche una ragazza di 19 anni gia' colpita da due precedenti Daspo, il provvedimento che vieta la frequentazione di strutture sportive in occasione delle partite: uno per aver partecipato a tafferugli a Varese, l'altro a Bologna durante una partita di pallacanestro. Oltre a lei sono state identificate altre tre persone che non potevano essere allo stadio per gli stessi motivi. Nessuna denuncia invece per coloro che si limitarono a invadere il campo senza pero' partecipare al tafferuglio. Tutti i denunciati saranno raggiunti da analoghi provvedimenti di espulsione dagli stadi di tutta Italia, anche se resta da valutare se saranno anche sottoposti all'obbligo di firma durante le manifestazioni sportive. Gia' quel 13 giugno era stato denunciato un tifoso della Cremonese che colpi' con una cinghiata al volto un ispettore di Polizia. La Questura di Varese ha identificato altre 38 persone della tifoseria grigiorossa presenti alla rissa in campo ma sara' quella di Cremona a procedere con la denuncia che sara' poi trasmessa all'autorita' giudiziaria di Varese. A poche settimane dall'inizio del campionato di serie B sono gia' circa 40 i tifosi biancorossi che non potranno seguire il campionato.

Fonte: agi.it