resoconto Pro Sesto - Novara
26 Gennaio 2003 - letto 3442 volte
Giornata ricca di episodi (in particolare alla fine) quella di ieri in occasione di Pro Sesto – Novara.
L’appuntamento è alle 11.30 allo stadio Breda di Sesto S.Giovanni, ci sono da sbrigare gli ultimi preparativi per la partita e, soprattutto, per la cerimonia di commemorazione di un ragazzo del gruppo scomparso di recente, VITO PORRO.
In accordo con la società, si è deciso di dedicare alla sua memoria la curva di casa.
Per l’occasione giungeranno anche i ragazzi di Massa.
L’avversario di oggi è il Novara, imbattuto e lanciato verso la C1, si attendono numerosi tifosi ospiti, ma anche la città di Sesto (solitamente molto fredda nei confronti di questa compagine, che comunque, occupa il terzo posto in campionato) risponde all’appello.
Verso le 13 arrivano i massesi, soliti scambi di saluti e di materiale, sono sempre gli stessi, pieni di alcool e goliardia…
Alle 14 è il momento dedicato a VITO, viene tolto il telo VITO CON NOI che copriva la targa che sancisce la nascita della curva intitolata al suo ricordo e deposto un mazzo di fiori dagli ULTRAS massesi.
Ora è il momento di guardare avanti, siamo pronti e carichi per affrontare l’ostacolo odierno, i novaresi giungono con mezzi propri e si sistemano inizialmente sul rettilineo, venendo poi spostati nel solito settore ospiti.
Il gruppo giunto in treno passa sotto la curva di casa, scandendo cori contro il Monza (e questo viene apprezzato molto).
Le squadre scendono in campo, vengono accesi fumogeni bianco blù e steso un telo raffigurante il simbolo della Pro Sesto, i piemontesi accendono qualche torcia.
Il tifo parte bene, è a buoni livelli da entrambi i fronti, i novaresi si sentono con i loro tamburi, bei battimani ed una bella scarpata.
Riempiono l’intero settore, sono presenti il gruppo portante della Legione le storiche sezioni di Galliate e Zoo ed i Novarasta.
Durante l’intervallo soliti scambi di cori e sfottò al baretto dettati più dall’abitudine e dalla goliardia che da sana rivalità.
Nella ripresa il tono della curva di casa cala, bisogna andare a riprendere la gente che tranquillamente si ferma al bar a bere 1 birra ed a scambiare kiakkiere con gli ospiti, il risultato ad occhiali e la qualità del gioco in campo fanno il resto…
Finalmente, dopo un po’ si riprende a tifare come dovuto, durante tutta la partita, come ormai da consuetudine, nessun coro contro i tifosi ospiti, e mi pare che anche da parte loro non ci siano.
Quando sembra, ormai, destinata al pareggio, la partita ha un sussulto, azione di contropiede e rigore per la Pro, alla trasformazione in gol, delirio nella curva di casa.
I novaresi non si scomodano, continuano a sostenere la squadra, consapevoli di essere stati fino ad ora dominatori (con il pavia) del campionato.
Alla fine giocatori sotto la curva a saltare (chi non salta è un monzese!), ma applausi anche per gli sconfitti.
Tutto sembra tranquillo ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo…
Il corteo dei novaresi sfila mentre la curva di casa sta riponendo ancora gli striscioni, gli ospiti urlano cori, mentre ci dirigiamo verso l’uscita tre ragazzi rimasti indietro a raccogliere le ultime cose, si vedono circondati dai novaresi che entrano in curva, dopo un po’ capisco che sono alla ricerca dei massesi, informo il gruppo che ignaro di tutto è avanti.
I ragazzi di Massa non si fanno pregare e vanno incontro agli ospiti, sono completamente soli ed in netta inferiorità numerica, i tifosi di casa (a parte qualcuno), sono già via (!?), parte uno scambio di colpi, vola un tavolino, le forze del dis.ordine, come al solito sono sempre intempestive arrivando in ritardo e fermando i ragazzi.
Minuti di tensione, gli ospiti accusavano i toscani (in particolare uno di loro) di aver danneggiato le loro auto, cosa impossibile in quanto sono sempre rimasti in curva con noi.
In tutto questo trambusto, con una cinquantina di ULTRAS della LEGIONE, che inveiva e cercava vendetta, le solite giacche blu, bloccano i massesi (in 8) chiedendo loro i documenti!!!
Sappiamo tutti come vanno queste cose e giustamente si cerca di far cambiare idea, i novaresi, intanto, insistono con la loro versione, sono convinti ke a danneggiare le auto siano stati loro.
Per fortuna grazie all’intervento ed al buon senso di ragazzi da entrambe le parti si riesce a chiarire a 4 occhi l’accaduto.
Ora rimane il dubbio sugli artefici del danneggiamento alle auto, i sestesi non sono certo ULTRAS temibili e numerosi ma è altrettanto vero che non sono abituati a fare infamate del genere, sapendo poi di andare in trasferta in poche unità.
Dei massesi, cosa si può dire, le loro rivalità sono ben altre (pisani, carrarini, viareggini …) ed il loro stile ULTRAS è conosciuto da chi li apprezza come amici, ma anche da chi li ha affrontati da avversario.
Per concludere alcune riflessioni sul solito modo di gestire le situazioni da parte del servizio del DISordine.
Come è possibile che dei dirigenti con un buon numero di agenti in servizio abbia permesso a qualche decina di ospiti di fare quello che voleva?
Come mai a bocce ferme, il loro unico scopo è quello di identificare le persone coinvolte?
Come si permettono di fare domande ed illazioni sulla presenza dei massesi a Sesto?
In democrazia devo giustificare la mia presenza in un luogo?
Gli ULTRAS sono cittadini di secondo ordine che devono, forse, chiedere il permesso per recarsi a trovare degli amici?
CONTRO LA REPRESSIONE VILE e DI POTERE – A.C.A.B. – ONORE AI VERI ULTRAS