Lungo il percorso che hanno fatto gli autobus dei tifosi ternani per uscire da Perugia, nascosti tra la vegetazione, c’erano dei grossi sassi. Prelevati dalla massicciata della linea ferroviaria e messi lì forse per essere tirati fuori al momento buono, magari proprio mentre la tifoseria ospite stava lasciando Perugia. Invece gli uomini della polizia della questura di Perugia li hanno trovati, e anche grazie all’aiuto dei vigili urbani di Perugia, li hanno rimossi sabato.

Dopo la fine della partita poi, gli autobus dei tifosi ternani sono stati fatti ripartire in due gruppi, (quattro autobus alla volta con circa 450 persone) come già avvenuto per l’arrivo. E’ stato al passaggio degli ultimi autobus che un gruppetto di tifosi perugini, circa una ventina, all’altezza dell’istituto Capitini ha lanciato fumogeni e una bomba carta al loro indirizzo. Fortunatamente la distanza era considerevole e non ci sono state conseguenze per nessuno. Sul posto gli uomini della Digos hanno intercettato quello che stava accadendo e immediatamente il dispositivo di sicurezza ha sedato la situazione.

Striscioni e oggetti lanciati Prima del fischio d’inizio inoltre la Digos della questura di Perugia aveva sequestrato degli striscioni con contenuto offensivo nei confronti della tifoseria avversaria e che non erano stati autorizzati. Rimosso anche lo striscione comparso in Curva Nord in cui c’era scritto: «Ma quale coreografia non siamo criminali. Ridateci i nostri derby luridi maiali». La Nord aveva già fatto sapere che non avrebbe fatto coreografie per protesta contro la gestione del ticketing. Durante la partita poi, dalla tifoseria sono stati lanciati oggetti in campo, soprattutto nei momenti più concitati, che non sono stati pochi. Questo episodio potrebbe valere un’ammenda alla società. All’arrivo dell’autobus con i giocatori della ternana erano stati lanciati alcuni fumogeni. Nella notte tra sabato e domenica inoltre, gli uomini della squadra volante hanno beccato due ragazze che stavano scrivendo striscioni offensivi rivolti alla Ternana nel sottopassaggio di Ferro di Cavallo. Per loro è scattata la denuncia.

Tutto sommato non c’è stata nessuna situazione di particolare pericolo, ma resta da capire se non è avvenuto nulla di più grave per le intenzioni delle tifoserie o per la bravura delle forze dell’ordine che hanno bonificato il territorio prima e gestito tutta la situazione durante e dopo la partita evitando che le due tifoserie venissero in contatto. La sicurezza per il derby è stata gestita da oltre 170 steward, presi anche da quelli che fanno servizio alla Roma. Impiegati il doppio degli uomini normalmente previsti per la partita con oltre 250 unità tra polizia, carabinieri, uomini della finanza, della forestale, della provinciale e della municipale. Sul posto tre ufficiali dei carabinieri e 11 funzionari di polizia, che nel corso delle riunioni del Gos si sono più volte confrontati con i rappresentanti delle tifoserie.

Fonte: umbria24.it