Decidere da dove cominciare è dura. Sia chiaro che non si può parlare di calcio, ma di una farsa ridicola e per certi aspetti preoccupante. Per molti aspetti. Il fatto che Renato Olive sia dovuto uscire al 9° del primo tempo per andare direttamente in ospedale a seguito di una gomitata tanto violenta quanto inutile di Innocenti (certi cognomi segnano il destino, evidentemente)ai suoi danni, rappresenta solo il primo episodio di una buffonata totale, sapientemente diretta dall'arbitro Pellegrino di Barcellona. Un arbitro internazionale. Un degno prodotto d'esportazione, forse. E quando un arbitro non vede cosa accade sotto i suoi occhi, questo rappresenta il secondo motivo di preoccupazione per coloro che amano il calcio. Quando un guardalinee viene ignorato sbadatamente e poi neanche ci si preoccupa di sentire (almeno in seguito) la sua versione, allora diviene un fatto di arroganza. E poi tante barzellette, in campo e fuori: se un pallone in piena area barese rimpalla su un braccio di un difensore, scordatevi che sia rigore. Quando Rapajc cade in area (sin troppo platealmente, a dir la verità) e viene ammonito mentre mostra all'arbitro la maglietta strappata (le immagini hanno confermato l'intervento falloso), rimane da cambiare canale. Da sbellicarsi dal ridere in un'altra azione in cui Masinga controlla volontariamente una palla con il braccio, poi si volta e chiede scusa a braccia allargate temendo probabilmente un'ammozione, come da regolamento: ma a chi chiede scusa? Nessuno ha visto nulla. O quasi. E lasciamo perdere tutta una serie di decisioni al limite dello stato confusionale.
Si dirà che l'arbitro era in giornata storta: un modo come un altro per ridimensionare una partita. Partita? Ma lo spettacolo doveva continuare: negli spogliatoi arriva Matarrese e viene intervistato da una radio locale. Il cronista rivolge sinceri complimenti per il Bari (al di là di tutto, una bella squadra), il Presidente pugliese ringrazia e lancia un avvertimento: "Mi dispiace solo per il figlio di un amico...Materazzi, mi riferisco a lui. Deve stare attento...Deve stare molto attento a comportarsi così". Che cosa intenda non è dato sapere, benchè lo "stile" lascia il tempo che trova. Materazzi, pochi minuti dopo viene informato della cosa dallo stesso cronista: "Che ha detto? Bella persona, prima mi è passato vicino e non mi ha detto nulla. E adesso viene a dire a voi certe cose?". Intanto Mazzone era da poco passato a "salutare" il signor Pellegrino: "Si..Si..A NON rivederci eh? Mi raccomando!". E lo stesso Mazzone, indiavolato, invocava la prova televisiva, pur sapendo in cuor suo che la partita col Bari era già stata falsata, dal 9° del primo tempo. "E adesso voglio proprio vedere, voglio tornarmene a casa e vedere il filmato: voglio sapere se esistono figli e figliastri, perchè se è così questo gioco non mi piace più", lasciando presagire chissà quali clamorose decisioni.
Intanto Gaucci esplode: "Sono due anni che non parlo degli arbitri, sono due anni che me ne stò buono...Ma certe cose non si possono vedere. E sono sospette: il signor Pellegrino 7 anni fa ci impedì di salire in serie B. Tutti ricordano quella partita e quello che combinò. In tribuna, a Barletta c'era tutta la famiglia Materrese a tifare contro di noi. E' un uomo incapace. L'era Matarrese vige ancora, conta ancora, e quando c'è da fare certe cose, si fanno ancora. Ha ragione Sensi, mi associo totalmente al suo pensiero!".
E il clou stà per arrivare: Gaucci incrocia Pellegrino, lo guarda, azzarda una mezza risata: "lei è quello di Barletta, vero? Ci ricordiamo bene di lei! Olive è all'ospedale, se non lo sa. E lei non ha fatto niente. Ancora arbitra...Ed è pure un internazionale...Complimenti". E mentre Pellegrino si defila, scende dal bus del Bari Vincenzo Matarrese che grida nell'oscurità: "Gaucci, NOI siamo una squadra di serie A!". Cosa vorrà dire lo si domandi a Matarrese che nel frattempo riguadagna velocemente l'interno pulman.
Gaucci non ci vede più, dalla sua bocca ne escono a raffica, ci vogliono tre quattro persone per trattenerlo (la stazza è quella che è), ma riesce comunque ad avvicinarsi alla portiera: la televisione riporta senza censure lo sfogo accecato dall'ira (ma non è il caso di scomodare le mamme).
La buffonata ha termine sotto una pioggia battente. Fra grida, strepiti e insulti, con un Gaucci più furioso che mai che invita i suoi avvocati a denunciare penalmente Innocenti.
Olive, dall'ospedale, subito dopo l'operazione allo zigomo dichiara di ricordarsi solo una gran botta. Nessuno gli ha telefonato. Nessuno del Bari, almeno. Ma in fondo, Innocenti mica l'ha fatto apposta........
E a questo punto è lecito aspettarsi un'indagine della LEGA, viste le accuse mosse senza pudore dal Presidente perugino, visto l'andamento alquanto anomalo di un incontro che poteva essere stupendo, visti i gravi fatti successi in campo e fuori, e, non ultimo, visto anche l'ottimo "score" del Bari con l'arbitro di Barcellona. Ma che l'inchiesta serva a qualcosa, c'è molto da dubitare. E non c'entra nulla, quanto avvenuto lo scorso anno, a Venezia.