Domenica a Torino si è visto qualcosa che nel capoluogo torinese non si vedeva da tempo: i tifosi della Juventus hanno protestato violentemente contro la dirigenza e la squadra. Non sono mancati, poi, i "soliti" cori rivolti a Balotelli, cori che, per il giudice sportivo, non sono stati, però, razzisti: il comportamento dei tifosi bianconeri è costato alla società una multa (l'ennesima) di 10.000 euro.

Per il giudice sportivo i "cori ingiuriosi" sono stati "di breve durata, nei confronti di un calciatore tesserato per altra Società".

Peggio è andata al Napoli che, a causa del comportamento dei propri sostenitori dovrà pagare 15.000 euro: la multa è stata comminata "per avere suoi sostenitori, al 34° del primo tempo, disturbato il portiere della squadra avversaria mediante l'uso di un fascio di luce laser, causando l'interruzione del giuoco".

Per il giudice sportivo, quindi, disturbare il portiere avversario con il laser è più grave che intonare cori offensivi nei confronti di un altro giocatore. Il razzismo, non c'entra nulla: gridare "se saltelli muore Balotelli" o "non esiste un italiano nero" non sono diversi da quelli che insultavano la madre di Capello o i tifosi napoletani in genere o, ancora, un qualsiasi altro giocatore. Sono tutti quanti cori imbecilli, che nulla hanno a che fare con il calcio e con il tifo.

Stesso discorso per quanto riguarda i cori gridati a Livorno, cori che inneggiavano a Tartaglia, aggressore di Berlusconi a Milano. Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, però, ha deciso di prendere posizione sulla vicenda: "Non bisogna mostrare tolleranza".

L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Vicinale, quindi, ora valuterà eventuali provvedimenti nei confronti delle società che sono rese responsabili di questi cori: come se non bastassero i motivi futili del calcio che portano la gente ad assomigliare alle bestie (con il rispetto per queste ultime)...

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