Per il Mantova faccia a faccia con gli ultrà
03 Ottobre 2007 - letto 1783 volte Il mister e Lori: è doveroso ascoltare le critiche di chi fa tanti sacrifici per seguirci La squadra contro il Modena giocherà per Tesser e per riconquistare i tifosi In caso di cambio in panchina è Beretta il primo della lista Acm MANTOVA. Alla ripresa degli allenamenti, il Mantova si è trovato faccia a faccia con gli ultrà sul prato del Martelli. Una delegazione di tifosi ha infatti chiesto e ottenuto un confronto con mister e giocatori, alla presenza anche del presidente Lori e del ds Magalini. Il popolo biancorosso della Te chiede impegno, sudore e voglia di lottare, la squadra cercherà di rispondere sabato contro il Modena. IL CLIMA. Il clima nel Mantova non può del resto essere sereno. Dopo le sconfitte di Bari e di Trieste ci sono già stati diversi chiarimenti fra dirigenti, mister e giocatori biancorossi. I tre ko consecutivi hanno lasciato il segno e minato in parte la fiducia costruita nei primi mesi di questa stagione. IN BILICO. Sabato sera, dopo l1-0 al Rocco, laria era molto pesante. Anche unemittente televisiva nazionale ha sottolineato il grande ritardo con cui la squadra ha lasciato lo stadio a causa di unaccesa discussione nello spogliatoio. Mister Tesser è rimasto appeso a un filo per diverse ore, nonostante il presidente Lori avesse subito espresso la volontà di rinnovargli la fiducia. LA SQUADRA. A salvare il mister è stata la squadra, che - come ha spiegato il presidente Lori - si è schierata compatta con Tesser, confortando nella sua scelta il numero uno di Viale Te. E proprio questa netta presa di posizione, che accomuna la vecchia guardia e i tanti volti nuovi della rosa, invita a riflettere sul lavoro svolto finora dallallenatore. IL MISTER. Tesser dunque rimane saldo in sella fino a sabato, quando ovviamente il suo destino sarà legato al risultato della sfida con il Modena, che tutti si augurano positivo. In caso contrario, la società probabilmente opterà per un cambio in panchina. E il primo nome sulla lista biancorossa è quello di Mario Beretta, 48enne tecnico milanese che nelle ultime stagioni ha guidato Chievo, Parma e Siena. GLI ULTRA. In questo contesto si inserisce la visita degli ultrà della curva Te alla squadra. La seconda in pochi giorni, visto che già al ritorno da Trieste alcuni tifosi avevano avuto un colloquio con giocatori e mister. FACCIA A FACCIA. Il faccia a faccia ieri in campo, vicino al settore riservato ai disabili, è durato una decina di minuti. Gli ultrà hanno detto la loro, magari usando anche qualche termine colorito ma restando nel campo del confronto civile. Il messaggio, per mister e giocatori è stato chiaro: sabato i tifosi si aspettano di vedere una squadra tosta, che lotta, che spende fino allultima goccia di sudore e, soprattutto, che fa punti. In caso contrario, dalle gradinate stavolta non pioveranno applausi. I giocatori hanno ascoltato in silenzio e poi sono rientrati negli spogliatoi. Mister Tesser si è invece trattenuto ulteriormente con gli ultrà, ai quali ha spiegato il suo punto di vista. TESSER. «Non lo dico per retorica - spiega Tesser - ma io ho molto rispetto per i tifosi, ultrà o no, che fanno tanti sacrifici per venire allo stadio. Ritengo doveroso ascoltare le loro opinioni e accetto le critiche positive. Mi sono trattenuto per questo e anche per spiegare un po come la vedo io». LORGOGLIO. Il tecnico non nasconde che questa è «una fase negativa devastante», ma non getta certo la spugna: «Bisogna ritrovare la marcia che avevamo prima di questa serie nera. Dobbiamo rialzare la testa e metterci tutto lorgoglio che abbiamo dentro. Ci vuole uno sforzo comune e dal canto mio cercherò di dare serenità e tranquillità alla squadra». LORI. Il presidente Fabrizio Lori, dal canto suo, non si stupisce della visita dei tifosi: «In C1 vennero due volte - ricorda - e alla fine andò bene. Speriamo che stavolta ne basti uno di colloquio... A parte gli scherzi, è giusto che chi ha fatto 2.200 chilometri in 4 giorni per seguire il Mantova possa dire la sua. Sabato lotteremo tutti insieme, loro in curva e noi in campo». Fonte: espresso.repubblica.it Notizie correlate Mantova
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