Il signor Rossi è tornato. E ha trovato un clima diverso da quello che aveva lasciato. In tutti i sensi. Perché a Palermo fa caldo quasi estivo, ma fa caldo anche per la squadra. Il 4-0 subito nel derby, con conse guente esonero di Serse Cosmi e ritorno di Delio Rossi appunto, ha lasciato il segno. Tant’è vero che nel giorno del nuovo battesimo il tecnico più amato dai tifosi ha dovuto fare i conti anche con la contestazione dei... tifosi. Nel mirino, ovviamente, non c’era lui ma i giocatori. “Chi infanga la nostra passione non è degno dei nostri colori”: davanti al “Tenente Onorato” (la struttura in cui si allena il Palermo) è stato appeso questo striscione. A portarlo un centinaio di ultrà che hanno gridato la loro rabbia contro i protagonisti del pa­tatrac del “Massimino”. Una delegazione è anche riuscita ad avere incontri ravvicinati con un paio di giocatori del Palermo. Il primo faccia a faccia con Migliaccio, poi sono seguiti quelli con Liverani, Balzaretti e Miccoli.

Sempre sotto lo sguardo degli agenti della Digos. I tifosi hanno anche parlato con l’ad rosanero Rinaldo Sagramola.

A fine allenamento la contestazione ai giocatori: nel mirino soprattutto Hernandez e Pastore, la cui Audi è stata colpita anche da qual che sputo. A tutti è stato gri dato di svegliarsi, di onorare i colori che portano in giro per l’Italia.

Fonte: ilfriuli.it