Napoli penalizzato dai tifosi violenti
26 Maggio 2009 - letto 3025 volte Ultima partita esterna a Catania (ore 15). È costato caro un anno senza supporter in trasferta. Un campionato in esilio, ultima tappa a Catania. E´ la 17esima trasferta senza tifosi, handicap che ha avuto un peso nel deludente cammino del Napoli. Bandiere azzurre bandite anche al Massimino, dove si conclude il discutibile embargo deciso otto mesi fa dal Viminale, dopo gli incidenti del 31 agosto a Roma. Hanno pagato tutti: ultrà e non, forse con troppa severità. Ma è arrivata l´ora di voltare pagina. E´ stato un campionato orribile anche per i tifosi, non solo per la squadra. E chissà se la lezione è servita a qualcosa. Gli ultimi incidenti al San Paolo, nelle rare occasioni di contatto con i sostenitori ospiti, non sono però un segnale incoraggiante. Bottiglia molotov e agguato a Galliani in occasione della sfida con il Milan, botte con gli ultrà del Torino. Pochi delinquenti continuano a infangare un´intera tifoseria, mortificata con otto mesi d´esilio. Anche a Catania, oggi pomeriggio, il Napoli dovrà cavarsela da solo. C´è poco di casuale nel pessimo rendimento degli azzurri fuori casa. Se n´è già convinto Donadoni, l´ultimo arrivato. «E´ vero: in trasferta il nostro rendimento peggiora». Le uniche due vittorie lontano da Fuorigrotta risalgono alla prima fase della stagione, poi è cominciato il declino. Le trasferte sono diventate un incubo soprattutto nel girone di ritorno, quando il Napoli s´è sbriciolato di colpo e anche la sua gente l´ha abbandonato. Nell´andata, nonostante l´embargo del Viminale, i tifosi se l´erano inventate tutte per non lasciare soli Lavezzi & C. A Bologna, per colorare d´azzurro una curva, bastarano i residenti in Emilia Romagna, accorsi in 5000 nella curva del Dallara e premiati dal gol vittoria di Denis. Fu festa pure all´Olimpico, dove i napoletani fecero litigare la Lazio e il Coni, facendo razzìa chissà come dei tremila posti vip nella tribuna d´onore. Ogni viaggio un espediente. Fu più semplice procurarsi i biglietti a Genova, grazie al gemellaggio. A San Siro, contro il Milan, a migliaia firmarono addirittura la tessera del tifoso rossonero, passpartout necessario per presentarsi al botteghino. Contro l´Inter, invece, per avere il via libera bisognava essere dei cittadini stranieri: mai visti tanti extra comunitari interessati a una partita. Per almeno metà campionato, la fantasia dei napoletani ha battuto la fermezza del Viminale. C´è da dire, però, che il provvedimento ha prodotto effetti positivi. Basta fare un confronto delle multe pagate da De Laurentiis: il 90 per 100 in meno rispetto alle stagioni precedenti. Pochi delinquenti continuano a tenere in ostaggio una tifoseria intera. E´ arrivato il momento di isolarli. Fonte: espresso.repubblica.it Notizie correlate Napoli
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