Napoli, il Comune cancella i graffiti ultras da San Lorenzo e dalle torri aragonesi
17 Dicembre 2014 - letto 773 volte
La giunta comunale, su proposta degli assessori Mario Calabrese e Carmine Piscopo, ha approvato i progetti definitivi per il recupero e rifunzionalizzazione del complesso di San Lorenzo Maggiore: piano ex Archivio comunale, torre e facciata della chiesa; e per il recupero delle mura aragonesi a Porta Capuana. Entrambi gli interventi fanno parte del Grande Progetto Centro Storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco. E questa volta intervengono su scempi decennali: le torri aragonesi alla porta antica della città, oggetto persino di abusi edilizi. E la cattedrale di San Lorenzo dove da almeno 15 anni campeggia un maxi marchio dei Mastiffis, ultras, che inutilmente (e con coraggio) anni fa alcuni lavoratori socialmente utili in servizio nella circoscrizione centro storico tentarono di cancellare. Un marchio che resta intonso sulla facciata di San Lorenzo (ma come pure sul lungomare di Napoli e in piazza Bellini, sempre a caratteri giganti) per la meraviglia dei docenti e degli studenti in visita alla chiesa con rovine archeologiche o alla strada dei presepi immediatamente confinante.
Il progetto per San Lorenzo Maggiore, il cui importo complessivo è di 3 milioni di euro, «anche grazie alla disponibilità dellOrdine dei frati minori di cedere in comodato gratuito al Comune i locali di sua proprietà, mira a restituire unitarietà allinsieme monumentale, mediante lampliamento della fruibilità di spazi di significativo interesse chiusi o poco utilizzati, come il grande salone che ospita lArchivio storico del Comune di Napoli, gli ambienti limitrofi e altri di proprietà dei frati. Il progetto, che prevede il recupero filologico delle parti contrastanti con lo stile e il disegno originario è da mettere in relazione con lintervento di completamento del complesso archeologico di San Lorenzo facente parte anchesso del Grande progetto Centro storico, che riguarda lampliamento degli scavi per la messa in luce dellantica area del Foro».
Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione delle mura aragonesi a Porta Capuana, per 1,5 milioni di euro, «riguarda la valorizzazione e la rifunzionalizzazione di parte della cinta muraria della città ancora esistente che rappresenta una della massime espressioni dellarchitettura militare quattrocentesca. Lintervento prevede la messa in luce delloriginaria superficie lapidea in blocchi di tufo mediante leliminazione dellintonaco presente sul fronte interno della murazione e la realizzazione di un camminamento sul colmo della cortina muraria, raggiungibile attraverso un sistema di risalita costituito da una scala fissa e da un ascensore. Il camminamento sarà accessibile dallarea interclusa tra la murazione e il complesso di Santa Caterina a Formiello per la quale il progetto prevede la sistemazione con elementi di arredo urbano, giochi per i bambini e attrezzi per lattività motoria per gli adulti».