Gli Arditi Crew, la tifoseria organizzata al seguito della Poderosa basket, esce allo scoperto. A distanza di tre giorni dallo scontro nel quale un tifoso reatino è rimasto ferito, fratturandosi un femore, i supporter gialloneri hanno scritto in un lungo comunicato la loro verità. "I fatti sono l'esatto opposto di quanto detto finora - affermano gli Arditi - finita la partita non si sa bene per quale motivo una macchina di un tifoso reatino sulla trentina accompagnato dal padre sessantenne era parcheggiata vicino al settore adibito al tifo di casa. All'imbattersi di alcuni supporters gialloneri i due sono scesi dalla vettura indirizzandosi verso di loro con fare tutt'altro che pacifico. Nella mini rissa nata fin da subito, la peggio l'hanno avuta i reatini e cadendo il sessantenne si è rotto un femore. Non si è trattato di aggressione con bastoni e sedie o altro ma una semplice scaramuccia finita con una gamba rotta dovuta alla caduta e non causata dall'ascia di un tagliagole locale. Sono stati i reatini a cercare lo scontro fisico, non che questo sia un problema in sé ma di fatto ribalta completamente la visione dei fatti che in maniera del tutto pregiudiziale dava le colpe ai ragazzi di Montegranaro".
Da qui gli Arditi procedono con considerazioni e domande. "Com'è possibile che si sia permesso di parcheggiare una vettura appartenente alla tifoseria ospite nelle vicinanze di quelle locali? - attaccano - è inconcepibile portare avanti il discorso "non è un posto sicuro per famiglie e bambini" se poi proprio un padre di famiglia crea i presupposti per uno scontro. E com'è possibile condannare qualcuno prima ancora che i fatti vengano chiariti? Ed infine: cosa vi aspettate quando sperate che i palazzetti siano pieni e colorati, che non ci siano sfottò e cori? Che non ci siano più rivalità e che finisca tutto in un meraviglioso terzo tempo rugby style? Noi, a differenza di tanti moralisti che augurano le pene senza conoscere i fatti, diamo tutto il nostro sostegno ai compaesani che si sono trovati a rispondere alle provocazioni dei reatini e a chi sta passando dei brutti momenti per colpa del veleno di chi non si è saputo comportare."
Intanto ieri il sindaco Ediana Mancini ha sentito telefonicamente il suo omologo di Rieti e, in segno di pacificazione tra le due città, si è scusata per l'accaduto e ha invitato lo stesso a Montegranaro in occasione di Veregra Street, al via fra un mese esatto.