Occasione persa a Manchester. Stavolta Zizou ha detto no all'invito, lunedì un'altra amichevole, ma Matrix sarà con la Nazionale.

C'è che lunedì va in scena un'altra amichevole: Amici di Ronaldo contro Amici di Zidane. Il teatro è Marsiglia, e ancora una volta non sarà quello della pace. «Io sono stato invitato — fa Marco Materazzi —: io, di Ronaldo, sono amico...». Attenzione: Materazzi e Zidane s'abbracciano? Attenzione: no. «Perché Zidane non è venuto a Manchester? Non so — sorride il campione del mondo —, si vede che avrà avuto un impegno... E la prossima volta io non ci sarò, perché l'impegno l'avrò io...». Trattasi di cosa seria, ovvero la scontata convocazione in nazionale per ripartire verso Euro 2008, ma resta il fatto che ancora una volta la pace cade. O slitta, nonostante Materazzi fosse ben disposto da subito.

Più e più volte in tanti si sono prodigati per far sì che quella testata, diventata maglietta, icona, giochino su internet e quant'altro, venisse coperta da una mano di vernice bianca, una stretta di mano, eppure niente. «Sapevo già dalle prime risposte — dice Marcello Lippi — che sarebbe stata difficile la presenza di Zidane. Niente pace? Non credo sia poi così importante». Però non finisce qui. «Ripeto — fa Matrix — io sono qui: non ho nessuna paura e alcun timore reverenziale nei confronti di Zidane. Al Mondiale c'ero rimasto male per l'ingiustizia subìta (la squalifica, ndi), ma ho chiesto scusa a chi dovevo. Col tempo spero che anche Zidane capisca che tutto doveva finire là, a Berlino». Il presidente dell'Inter tifoso, l'amministratore delegato del Milan che dice «lo capisco, lui è un ultras come me»: così Materazzi chiosa tutto a modo suo. «A me fa piacere l'attaccamento che ha Moratti per l'Inter - fa Matrix - : e allora ce ne fossero di ultras come lui e Galliani».

Fonte: Goal.com