Lecce-Carpi, follia ultras: in undici in manette
08 Luglio 2013 - letto 2043 volte La Polizia ha dato esecuzione ad una serie di provvedimenti restrittivi per gli incidenti avvenuti lo scorso 16 giugno dopo la finale play off. I dettagli sono stati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina. Fra loro c'è anche un palermitano Un pretesto per aggredire in modo gratuito e preventivo le forze dellordine e colpire le Istituzioni. Atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con una manifestazione sportiva ed una partita di calcio ma che possono considerarsi a tutti gli effetti di stampo criminale. Ma la giustizia ha fatto il suo corso e, nelle prime ore di questa mattina, è stata eseguita unordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Giovanni Gallo, su richiesta del P.M. Carducci nei confronti di undici tifosi del Lecce che, durante la partita Lecce-Carpi, del 16 giugno scorso, si sono resi protagonisti di atti di violenza inaudita che, come si legge nellordinanza: nulla hanno a che fare con lo sport, posti in essere gratuitamente non solo nei confronti degli steward, ma anche verso i fotografi ed i giornalisti presenti, oltre che verso gli oggetti presenti nello stadio. Inoltre, assolutamente significativa -continua lordinanza- della negativa personalità degli indagati è la accertata partecipazione di molti di essi alle azioni di vera e propria guerriglia realizzate allinterno ed allesterno dello stadio, attraverso le aggressioni fisiche ed il lancio di oggetti contundenti allindirizzo del personale di Polizia presente; azioni culminate con lincendio di unauto recante i colori della Polizia di Stato, fatto che assume un significato simbolico del disprezzo verso lo Stato e di chi, con il proprio lavoro, lo rappresenta. Del resto, la personalità criminale degli indagati conclude la nota- (anche di quelli non gravati da condanne irrevocabili) viene descritta compiutamente dal personale della DIGOS, il quale segnala ciascuno degli indagati per essere soggetto incline alla violenza e alla sopraffazione. Come detto, quindi, sono undici le persone per cui sono scattate le manette, ed uno di loro è un palermitano che, a conferma dello storico gemellaggio tra gli ultra locali e quelli palermitani (nellaccezione meno nobile e più ignobile della parola gemellaggio), era presente insieme ad altri siciliani in Curva Nord, e si è reso protagonista prima dellaggressione nei confronti di uno steward e poi di un incendio ai danni del veicolo di polizia. Proprio le immagini relative allaggressione dello steward hanno permesso a chi ha lavorato al caso di individuare un piccolissimo tatuaggio che il ragazzo ha sullavambraccio e, lavorando accuratamente su queste immagini, di risalire al tifoso che, fra le altre cose, era già conosciuto dalla Digos di Palermo. per continuare clicca qui Fonte: leccenews24.it Notizie correlate Carpi
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