E venne il giorno di Massimo Moratti, nel bene o nel male. Il presidente dell`Inter questo pomeriggio si presenterà all`assemblea degli azionisti della società nerazzurra, e per la prima volta, nelle dichiarazioni recenti del `numero uno` nerazzurro, si è fatta largo l`ipotesi di un clamoroso abbandono di uno scranno che ormai Moratti detiene da otto anni e otto mesi. Un periodo in cui il club di via Durini ha inserito nel proprio albo d`oro una sola Coppa Uefa (e un titolo Primavera), con due secondi posti nella stagione 1997/98 e l`anno passato. Troppo poco per un club come quello nerazzurro.

Moratti non sembra comunque intenzionato a lasciare: "Opero da sempre per il bene dell`Inter e continuerò a farlo" sono state le sue parole del lunedì, "se ci sarà da fare un passo in un certo senso lo farò, se dovrò tenere duro, terrò duro". Insomma parole che lasciano spazio a qualsiasi soluzione, anche se è difficile che il presidente passi la mano, prima di tutto perché non sarebbe facile trovare delle alternative, ma anche perché l`Inter non risulta eccessivamente appetibile per eventuali nuovi compratori. Né, dalle parole di Moratti, si evince che, nel caso l`attuale presidente si faccia da parte, il `numero uno` interista rimarrebbe come `ombra` di un eventuale uomo che avrebbe di fatto solo il nome di presidente, ma non i poteri.

Molto più probabile l`inserimento di alcune figure chiave per quanto riguarda la dirigenza, prima fra tutte quella di Luca Baraldi, 43 anni, ex Parma e attualmente alla Lazio, che potrebbe rivestire una posizione `alla Moggi`, in una `nomenklatura` in cui però la saturazione di posti dirigenziali appare abbastanza evidente. Spazio alle ipotesi quindi, ma alle 18 la voce di Moratti stesso fornirà le risposte.

Fonte: datasport.it