Incidenti: 2 arresti e 262 identificati a Parma, scontri a Messina
16 Gennaio 2006 - letto 2510 volte PARMA - Due dei 264 tifosi del Catania che ieri sono stati condotti in questura a Parma dopo i vandalismi nella stazione ferroviaria, sono stati arrestati. I due - catanesi di 19 e 27 anni - sono accusati di avere lanciato bombe carta e sono finiti in manette per detenzione di materiale esplosivo. Gli altri 262 sono stati identificati e sono ripartiti per la Sicilia all'1,45, su un convoglio speciale messo a disposizione da Trenitalia. Gli investigatori stanno esaminando i filmati sui disordini che ieri hanno paralizzato la stazione di Parma e bloccato per ore la linea ferroviaria Bologna-Milano e decideranno su denunce e diffide a carico degli ultrà (è probabile che siano tutti denunciati). Tra l' altro, nel corso dei controlli in questura sono stati sequestrati ai tifosi coltelli, taglierini, fumogeni e anche alcune quantità di hascisc. Il questore di Parma, Vincenzo Stingone: "Voglio esprimere plauso sia per le forze territoriali di Polizia e Carabinieri - ha detto - che per i reparti mobili venuti da Bologna, Firenze e Milano. Sui disordini vogliamo lanciare un messaggio chiaro: non ci può essere impunità per questi episodi e saremo inflessibili sia per le denunce che per i provvedimenti amministrativi del caso". Un gruppo di tifosi del Catania che rientravano dalla trasferta di Brescia si è scontrato stamani con alcuni sostenitori del Messina agli imbarcaderi della Caronte Tourist a Messina. Durante gli scontri nessuno è rimasto ferito, ma sono state danneggiate alcune auto, una delle quali è stata incendiata. L'intervento delle volanti della polizia e dei carabinieri ha evitato il peggio e i tifosi del Catania, che avevano trovato danneggiate le proprie auto parcheggiate sul luogo, sono stati accompagnati ai loro autobus e scortati fino all'autostrada. Sono in corso indagini della polizia. Sono arrivati a Catania i tifosi della squadra etnea accolti alla stazione da oltre un centinaio di persone, tra parenti e amici. Tutti sono subito andati via, non ci sono stati incidenti ma il clima era molto teso e tra le persone che aspettavano l'arrivo degli ultrà davanti al primo binario c'è stato anche chi ha invitato i giornalisti a "non fare spettacolo". Quasi nessuno dei tifosi arrivati in treno ha voluto rilasciare dichiarazioni. Soltanto un giovane ha sostenuto di avere assistito sul treno alla stazione di Parma "a scene di aggressione". "Ci hanno lasciato soli ingannandoci - ha aggiunto - ci dicevano che sarebbe arrivato un treno mentre sapevano già che questo non sarebbe mai accaduto. Sul vagone poi ci sono state cariche delle forze dell'ordine che ci hanno aggredito colpendoci ripetutamente". Fonte: La Sicilia web Notizie correlate Messina
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