Il TIFO-Report di ASCOLI - Catania
13 Aprile 2002 - letto 1564 volte
Sembrava di essere tornati alla serie A, quando al Del Duca arrivavano squadre ben più blasonate della C e l'obiettivo era la permanenza nella massima divisione.
Allora, come ieri, allo stadio si andava presto, magari mangiando un panino nel bar davanti, pur di riuscire a trovare un posto agevole prima che la curva si riempisse fino a scoppiare. Alle 13 già c'era una discreta presenza, sia dentro che fuori, l'atmosfera che si respirava era quella delle grandi occasioni.
Di scena il Catania, l'ultima e più accreditata rivale nella corsa verso la promozione.
A sostenerla erano giunti, da tutta Italia, circa 3500 persone che portavano il totale dei presenti a circa 17000.
Netta la discordanza con le cifre ufficiali che parlano di quasi 14.000 paganti di cui 2350 catanesi. Ma tra biglietti falsi, accrediti, entrate di straforo, e tutte le accortezze messe in atto da chi voleva assistere (biglietti quasi finiti già il venerdì sera), la cifra più verosimile è la maggiore.
Purtroppo una prolungata diatriba tra Società e Comune ha ridotto notevolmente la capienza (da 29.000 a 15.000) del Del Duca, sicuramente occorrerà metterci mano, anche per la gestione delle tifoserie ospiti (perché rinunciare a qualche migliaio di posti per magari poche centinaia di ospiti?) in vista dei campionati futuri.
Dicevamo folla delle grandi occasioni e tifo acceso da entrambe le parti. I catanesi hanno colorato la curva Nord e fatto grandi cori che si sono a volte sentiti anche nella Sud durante le pause, ma ancora una volta si possono descrivere solo per sentito dire dagli ascolani in tribuna poiché la Sud, riscattando un mezzo passo falso nell'ultima gara casalinga, si è data veramente da fare coadiuvata eccellentemente dagli altri settori.
Semplice ma bella la coreografia sfoggiata dalla Tribuna Est all'ingresso delle squadre in campo: una maglia bianconera, con la scritta '11 leoni all'attacco', mentre le parti laterali del settore erano riempite dallo sventolio di migliaia di bandierine bianconere. La Sud rispondeva 'all'argentina' con fumogeni, striscioni, bandiere (davvero belle le ultimissime realizzate dai ns.Ragazzi.. si è voluto non lasciare niente di intentato in vista della partitissima di Domenica anche sotto questo aspetto) e lanci di carta fino a tappezzare il terreno sottostante.
Non c'era molto a cui pensare, bisognava cantare e sostenere i nostri ragazzi mentre le squadre in campo si affrontavano guardinghe.
Al riposo i nostri ragazzi escono tra gli applausi e l'ultimo grido d'incitamento, li abbiamo visti lottare, andare in difficoltà sinceramente ma neanche subire.
E ci danno ascolto, il secondo tempo è tutto un cercare il goal, resistendo ai tentativi rossoazzurri, e la Sud è sempre lì, con loro e per loro.
Al goal di Morello sono attimi di gioia immensa, salti, grida, abbracci, un tripudio di bandiere e sciarpe al vento.
Rivedendo in televisione, dal basso, il gol di Morello e l'attimo dopo vedere tutte le persone sobbalzare di colpo, tutte unite e numerosissime...ci ha ri-fatto venire la pelle d'oca!....
La nuova energia ci dà la possibilità di uno sprint finale nel tifo, rinnovandoci e cantando ancora più forte, tutto il Del Duca canta insieme alla Sud, ed impreca per quel recupero sul recupero, per quell'espulsione di Jimmy 'Il Guerriero della Luce' Fontana che non capiamo.
Ma al triplice fischio è ancora gioia, gioia pura mentre circa 200 persone invadono il campo per festeggiare ed i nostri beniamini vengono sotto la Sud per cantare e saltare con noi.
Questa volta non c'è da aspettare gli altri risultati, questa volta si canta veramente:
E SE NE VA, LA CAPOLISTA SE NE VA:
Mentre i catanesi abbandonano la Nord in tanti ci ritroviamo davanti alla tribuna ad attendere la squadra per applaudirla.
Ci vengono riferiti un paio di tentativi, non confermati, di contatto tra ascolani e catanesi come pure non confermata è la notizia di una sassaiola contro i loro pulman. Sicuramente qualche catanese ha incendiato in due punti la collina lungo la strada di deflusso, ma senza danno a persone o cose.
Unico aneddoto da raccontare è lo striscione esposto nella Sud: "pesciaro zerbino del Catania", motivato dal fatto che era giunta la voce (confermata in parte da fonte catanese) di un certo numero di biglietti riservati dal comune presidente ai tifosi sambenedettesi. Notizia strana visto che la Samb era impegnata a Rimini ed aveva 2000 tifosi al seguito, ma non del tutto incredibile.
Tante le voci non confermate, ma sinceramente non ce ne frega niente perché adesso è solo gioia per prepararci poi al rush finale (la matematica ancora non c'è).
E SE NE VAAAAAAAA, LA CAPOLISTA SE NE VAAAAAAAA!
IL BELLO STA ARRIVANDO.