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Il tifo nel derby veneto tra Venezia ed Hellas Verona
11 Settembre 2001 - letto 4108 volte
Venezia-Verona non è forse uno dei derby più sentiti al mondo ma è comunque una sfida regionale di buon richiamo. 10.000 spettatori nello scomodissimo stadio di Sant'Elena (ma da quant'è che vanamente si parla parla e riparla di uno stadio logisticamente decente a Venezia?). I veronesi sono 2.500, una buona presenza, ma non certo 5.000 come letto o sentito in alcuni giornali o a "90° minuto". Il traghetto col "grosso" dei fans scaligeri arriva a partita iniziata; agli ingressi ci sono disordini poichè i tifosi gialloblu spingono energicamente per entrare tempestivamente: nella confusione una cinquantina di ultras del Verona entrano senza biglietto. Per la cronaca, in ottemperanza all'idiota normativa, le biglietterie ospiti erano - caso raro, fortunatamente - chiuse.
Dentro allo stadio è discreto (ma non eccezionale) il tifo degli ospiti che festeggeranno il successo con la squadra e un commosso Malesani sotto la curva.
Malino gli Ultras Unione, e ci spiace dirlo, visto che è un gruppo che abbiamo sempre seguito con una certa simpatia ed ammirazione. Ok gli striscioni nei primi minuti di gara che stigmatizzavano le nuove - rigide - normative anti ultras ("Avete carta bianca? E allora pulitevi il culo", "Arrestateci tutti" ed altri): la mentalità, al gruppo arancioneroverde, non è mai mancata su questi temi... Certo che sul piano dell'incitamento alla squadra va rimarcato un effettivo calo della curva lagunare. La "compatezza" dietro agli U.U., punto forte delle ultime stagioni, viene purtroppo minata dalla deprecabile rinascita dei nostalgici filo-veneziani (un centinaio dietro allo striscione "Brigata Venezia" coi soliti stucchevoli cori contrapposti). Inoltre, dall'altra parte, sembrano a sè stanti i "Vecchi Ultrà". Da queste frammentazioni deriva un complessivo danno per la Curva Morosini, amplificato da un repertorio che obiettivamente andrebbe un minimo rinnovato ("Tutti avanti, tutti in dietro, tutti a destra, tutti a sinistra..."). Sappiamo che l'ambiente è ostile (Zamparini perennemente dimissionario nonchè fondamentalmente anti-ultras) e il mercato è stato deludente, eppure il clima "sottotono" sarebbe più bello se fosse sovvertito e non assecondato dagli ultrà lagunari.
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