I tifosi non lo vogliono e lo contestano durante la partita di Coppa Italia contro il Perugia con cori tutt’altro che teneri, lui tira dritto e rilancia. "Ho già incontrato alcuni di loro e mi sono spiegato — dice Fabrizio Larini, direttore sportivo dell’Ancona —. Sono comunque disponibile al confronto".



Un messaggio di apertura, in cerca di una distensione con una tifoseria che gli preferisce ancora Sandro Marcaccio, omaggiato nella partita di domenica. Lui non fa una piega. "Marcaccio? L’ho visto a Milano durante i giorni del mercato". Ma assicura: "Non è stato facile fare il mercato in questi ultimi due anni". E l’ultima sessione non è ancora finita. "Ci mancano da fare due acquisti. Non vogliamo sbagliarli. Devono essere fatte delle scelte ponderate". Obiettivi? Un portiere e un esterno. "Ci serve un vice Da Costa. Per il brasiliano abbiamo fatto un sacrificio economico importante, perché il giocatore aveva richieste importanti in A".



Tre anni di contratto, ma è stato parcheggiato al Bellinzona prima di tornare in prestito all’Ancona, il d.s. prova a spiegare il giallo. "Niente di segreto – dice -. Solo che abbiamo dovuto fare questa operazione per una questione burocratica. Quando ero a Parma, facemmo qualcosa di simile per Matuzalem, parcheggiato in Svizzera, ma era di nostra proprietà. E così è per Da Costa. Ha un contratto triennale con l’Ancona".



Abbozza solo l’identikit dell’esterno. "Vorremmo un giovane che sia capace di giocare sia a destra, sia a sinistra". Un nuovo Soddimo. E proprio il mancato ritorno dell’esterno romano all’Ancona è l’unico rammarico di Larini. Il direttore sportivo non ha digerito la scelta di Soddimo che ha accettato le lusinghe dell’Ancona, ma poi ha firmato con la Salernitana. "Ha dimostrato tutta la sua immaturità. La sera prima era tutto a posto e c’eravamo dati appuntamento per il giorno dopo. L’ho cercato al telefono, ma non rispondeva. Mi ha chiamato per dirmi che aveva firmato con la Salernitana. Contento lui".



E c’è anche la partita aperta per Mastronunzio. "Non abbiamo nessuna intenzione di svenderlo, questo deve essere chiaro". Ma quanto vale uno che ha fatto 19 gol in B? "Se leggo certe cifre come 1,5 milioni per Magnanelli, che è un centrocampista, non vedo perché Mastronunzio dovrebbe valerne meno. L’unica società che l’ha cercato è stata la Reggina, ma poi non si è fatta più sentire. Mastro è un nostro valore e vogliamo salvaguardarlo. Siamo pronti ad allungargli il contratto".



Infine budget e giovanili. "Come monte ingaggi credo che riusciremo a mantenerci attorno ai 5 milioni di euro annui. Quanto al vivaio, dobbiamo puntarci per evitare che i migliori giocatori della zona si trasferiscano altrove. Solo che qui il problema vero resta sempre quello degli impianti".

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