L'episodio è costato il posto al direttore dello sport della TVE, Julian Reyes.
VALENCIA
I tifosi di Barcellona e Athletic Bilbao fischiano l’inno spagnolo e la tv spagnola lo censura.

È successo ieri sera durante la finale della Coppa del Re a Valencia, vinta dal Barcellona per 4-1. Migliaia di tifosi presenti al Mestalla hanno subissato di fischi e "buu" l’inno spagnolo, prima del match fra la squadra di Bilbao e quella di Barcellona. I fischi erano stati previsti dalla stampa iberica, che nei giorni scorsi aveva anticipato i rischi di un simile comportamento da parte dei tifosi delle due squadre, una catalana e l’altra basca.

I fischi, però, sono stati sentiti solo dal pubblico presente al Mestalla. Durante l’inno, infatti, l’emittente TVE che ha trasmesso la partita si è collegata con i suoi inviati a Bilbao e Barcellona per raccontare l’atmosfera che si viveva nelle due città prima del match. L’inno nazionale è stato trasmesso in differita, alla fine del primo tempo dell’incontro, e senza il sonoro dei fischi.

Dallo studio, il giornalista della TVE si è scusato con gli spettatori, spiegando che l’inno non è stato trasmesso in diretta per un «errore umano». Nella differita dell’inno, le immagini si sono concentrate sui giocatori e su quei tifosi che hanno tenuto un comportamento civile. Un comunicato di scuse è stato poi diffuso dalla RTVE: «Per un errore umano l’inno nazionale prima della partita del Mestalla fra Athletic e Barcellona non è stato trasmesso in diretta», recita la nota dell’emittente spagnola. «Si è tentato di riparare all’errore riproducendo integralmente l’inno durante l’intervallo. La direzione della TVE si scusa per l’inconveniente».

A quanto pare, però, la versione fornita dai dirigenti della tv non è stata sufficiente per controllare le polemiche, tanto da spingere il presidente della TVE, Javier Pons, a convocare una conferenza stampa per oggi. Intanto, secondo quanto riporta la stampa spagnola, l’episodio è già costato il posto al direttore dello sport della TVE, Julian Reyes.

Fonte: lastampa.it