Gli Ultrà Mantova sono arrabbiatissimi: "Non ci stiamo, le istituzioni devono difenderci!"
15 Febbraio 2007 - letto 2688 volte
Il principale esponente della curva lombarda puntualizza la posizione dei tifosi.
Sono molto arrabbiati perchè non vogliono essere assimilati alla follia omicida di pochi delinquenti. I tifosi del Mantova, o meglio gli ultras della Curva Tè, protestano civilmente e si espongono perchè non vogliono sentir parlare di partita a porte chiuse.
"Non ci stiamo - ha detto uno dei massimi esponenti della curva Massimo Marchetti al Merlin Sportivo - E' un'ingiustizia penalizzare noi tifosi mantovani, come quelli di altre città senza colpe, per qualcosa che è accaduto a Catania.
La società, la città, le istituzioni devono muoversi per tutelare i nostri diritti e farci sentire importanti. Non ci stiamo alla decisione di una gara casalinga a porte chiuse. Non siamo criminali, anche se ormai, ingiustamente, il nome ultrà viene regolarmente associato a violenza e incidenti".
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