Scrivo queste righe a titolo personalissimo, ritenendomi un pesce fuor
dacqua, una voce che stona il coro unanime di tutti i supporter napoletani, ULTRAS E NON, pro Napoli in serie B.
Da 2 mesi a questa parte si sta sentendo di tutto: Napoli in serie B, poi in Terza Categoria, poi in C1 col Lodo Petrucci, poi ancora in B; Ciampi che interviene a favore del Napoli; Carraro, Galliani e più in generale il palazzo del calcio che si sarebbe accanito contro Napoli ed i napoletani.
La realtà dei fatti è una sola: la SOCIETA SPORTIVA CALCIO NAPOLI 1926 è FALLITA.
Il fallimento, che sia ordinamento giuridico o sportivo, è la conseguenza dellincapacità del debitore di estinguere uno o più debiti contratti durante la propria attività entro una data dovuta.
Che la storia del Calcio NAPOLI sia di debiti è più che risaputo. Giusto perciò fallire, ripartire anche dal CAMPIONATO NAZIONALE DILETTANTI (aderire al LODO PETRUCCI vorrebbe dire aderire ad uno strozzinaggio legale), essere rappresentati da una società sana, senza debiti, capace di far riaffiorare la passione che qui a Napoli, negli ultimi 10anni è andata via via scemando.
Personalmente mai mi è stato simpatico il signor GAUCCI, mai mi sarà tale, anche se dovesse evitar la retrocessione di categoria al Napoli. Da elogiare però, questo è innegabile, il suo impegno, la sua ostinazione nel salvar questa squadra da quel che a detta sua gli compete.
Ha forse dimenticato però il sig. GAUCCI, ed insieme a lui, tutti i tifosi napoletani, che lo scorso anno avrebbe marciato su Napoli pur di vedere il suo Catania in serie B, a scapito ovviamente dei colori azzurri?
Abbiamo forse dimenticato che, come lui, ci son diversi personaggi, economicamente forti nella nostra nazione, che fanno business con le società di calcio? Non credo che, al suo pari, Zamparini, Preziosi o Pieroni abbiamo agito di cuore lasciando la presidenza di Venezia, Como e Taranto per dedicarsi, a loro parere, anema e core a Palermo, Genoa o Ancona!
Chissà perché forse queste ultime 3 piazze tireranno molto di più rispetto alle precedenti (col massimo rispetto comunque per veneziani, comaschi e tarantini!)?
Gaucci è lemblema, la massima espressione di questo calcio-business: Viterbese, Sambenedettese, Perugia, Catania ed ora Napoli: ho limpressione che il suo sia sempre stato un tentativo di migliorarsi, giustissimo se valutato dal punto di vista imprenditoriale, ma meno giusto se i soldi di un singolo posso prendersi gioco di un bacino di tifosi quale può essere quello relativo a queste piazze.
Giusto tentar il fitto del ramo dazienda, visti anche i precedenti col caso Parmalat-Parma, passaportopoli-Empoli, doping e quantaltro. Erratissimo tutto quello scaturito successivamente alla sentenza negativa della FIGC prima e del TAR del LAZIO dopo: è nata una guerra, personale, tra Gaucci e Carraro dove le 2 parti non hanno più difeso gli interessi del Napoli Calcio (o Napoli Sportiva) e della Federazione Italiana Gioco Calcio, ma hanno aizzato un fuoco ancora acceso dagli strascichi polemici dello scorso anno: da un lato Gaucci, forte delle 35 vittorie su 35 della scorsa estate giudiziaria, dallaltro Carraro che non aveva intenzione di perdere ancora di fronte al suo primo nemico.
Ed al centro?
6 milioni di persone che, a meno di un mese di quello che dovrebbe esser linizio ufficiale della stagione calcistica 2004/2005, non sanno ancora in che categoria seguire la propria squadra. E che squadra seguire, se suddetta squadra esisterà ancora.
Nulla da eccepire invece, sul lavoro dei giudici della CURATELA FALLIMENTARE e del TRIBUNALE di NAPOLI che, a norma di legge, favoriscono i creditori chiedendo la non scomparsa del titolo sportivo.
Quanto scritto è soltanto il personalissimo punto di vista di chi per i colori azzurri ci vive e ci soffre dal giorno in cui è nato, 24anni or sono. Il nome da me utilizzato non vuole esser alcun riferimento al gruppo ULTRAS napoletano, ma lattuale divergenza di opinioni che anche a Napoli esiste.
Non crediate che siamo pronti a leccare il culo a Gaucci: al suo primo sbaglio, verrà fatto oggetto di critiche come lo sono stati TUTTI i presidenti, i dirigenti gli allenatori ed i calciatori che hanno mostrato poco attaccamento ai nostri colori.
Con cadenza quotidiana leggo su questo sito articoli di ULTRAS o presunti tali che VOGLIONO la B, che la pretendono solo perché ci chiamiamo NAPOLI.
RETROCEDETECI in serie D: vedremo allora quanti di questi ULTRAS riempiranno gli stadi la domenica, quanti di questi super eroi riempiranno le pagine di questo sito con articoli, quanti dimostreranno lattaccamento a questi colori.
Mi sto convincendo che la curva, il tifo, lamore verso una maglia son diventati sempre più valori di vanto, non più un credo a cui esser fedeli.
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