"Benvenuti all'inferno". Questo è stato lo striscione con cui i rossoneri hanno accolto gli ultras avellinesi. Lo stadio comunale "Pino Zaccheria" era una bolgia. La rivalità tra le due tifoserie era tanta e si è sentita subito. Una miscela di emozioni. Da un lato i "diavoli" grintosi e scatenati come sempre. Dall'alatra parte il tifo biancoverde. Oltre mille e cinquecento supporters irpini sono giunti nella cittadina pugliese. Presenti. come ogni domenica, con i loro colori. Il bianco e il verde di striscioni, sciarpette e bandiere che anhce a Foggia non potevano mancare. Che contro gli uomini di mister Giannini fosse una partita difficile, i lupi lo sapevano. Sul campo Puleo e compagni non possono nulla, ma sugli spalti il pubblico irpino avrebbe dimostrato ancora una volta di essere una tifoseria di tutto rispetto, se non si fosse macchiato del brutto gesto di uno sparuto gruppo di teppisti, che non ha disdegnato di seminare paura nella tribuna pugliese, che ospitava anche numerose donne e bambini, lanciando, verso il termine dell'incontro, delle bombe carta che, per fortuna, non hanno provocato danni.
Ancora una volta, dunque, il glorioso nome del tifo biancoverde infangato da un piccolo numero di deliquneti.

P.S. Questo articolo è tratto fedelmente (compresa punteggiatura ed errori di consecutio temporis) da un giornale locale, redazione di Avellino, e giornalista avellinese. Tanti elogi che possono anche starci ma in merito al comportmento qualche tiratina d'orecchie. Ma non erano gli avellinesi che qualche settimana fa parlavano di metalità, agguati di altri e via discorrendo?