Co.vi.soc.: in C si rischia molto
19 Luglio 2004 - letto 1157 volte [www.ilrestodelpallone.it] Le regole della FIGC e della Lega dicono che per una squadra che vuole iscriversi al campionato, i mezzi propri devono risultare pari almeno all' 8% dell'attivo patrimoniale e al 25% del valore attribuito in bilancio al parco giocatori. Stando alle verifiche che la Covisoc ha effettuato un mese e mezzo fa, una trentina di squadre in serie C non erano in regola per questi parametri. In C1 erano Benevento, Catanzaro, Chieti, Crotone, Fermana, Giulianova, L'Aquila, Lumezzane, Novara, Sora, Spezia, Taranto, Torres, Vis Pesaro. In C2, invece, Cavese, Cuoiopelli Cappiano, Fano, Fidelis Andria, Giugliano, Gubbio, Imolese, Ivrea, Mantova, Meda, Montichiari, Nocerina, Pizzighettone, Pro Sesto, Ragusa, Ravenna, Savona, Tolentino. C'erano poi squadre che non avevano neanche consegnato la documentazione richiesta come Paternò, Varese, Gela, Igea, Olbia, Palmese e Rosetana. Molte di queste squadre verranno inserite nella lista nera che la Covisoc renderà nota lunedì. Qualcuno si è messo a posto o è molto vicino a farlo, qualcuno pensa di averlo fatto, altri ancora sanno che non hanno i conti a posto e fingono. Lunedì sarà svelata la verità. E le società avranno poco tempo per presentare ricorso. Dei club messi nel calderone, Catanzaro e Crotone sono volati in B e l'Imolese e il Savona sono scivolati in D. Ci sono poi squadre che verranno escluse dai campionati di C per non aver presentato documentazione in tempo utile per l'iscrizione: L'Aquila, Meda, Palmese, Paternò, Varese, Viterbese e forse Taranto. Restano parecchie società in ballo. Cominciamo dalla C1. Nel caso del Benevento, risolta la crisi tecnica con Benedetti convinto da Spatola a tornare sui suoi passi, la società giallorossa potrebbe far parte dell'elenco visto il buco di bilancio dovuto alla campagna acquisti invernale. C'è tutto l'interesse del presidente Spatola a mettere le cose a posto, anche grazie ad uno sponsor del Comune. Il Chieti ha perso tempo per una trattativa societaria che poi non si è conclusa. Buccilli ha ammesso di essere in ritardo, e non si stupirebbe se venisse inserito tra le società a rischio. La Fermana è un fumoso enigma, nel senso che Battaglioni ha provveduto ad iscrivere la squadra regolarmente, ma nessuno sa se ha messo a posto i conti. Molti sostengono che la gestione sarà come sempre in regola. Il Giulianova non avrà problemi visto che il presidente Quartiglia dice di aver sistemato tutto. Anche il Lumezzane è società accorta, e difficilmente si fa prendere in fallo. Il Novara potrebbe essere a rischio ma i conti verranno presto sistemati mentre lo Spezia ha provveduto ad una ricapitalizzazione importante che la toglie dai guai. La Torres rimane in bilico e probabilmente verrà messa all'indice, rischi anche per la Vis Pesaro (900mila euro da pagare all'erario) e per il Sora, che deve ricapitalizzare per una cifra importante. Un caso a parte quello del Martina, che potrebbe essere messo in liquidazione vista l'intenzione dell'attuale società (famiglia Chiarelli) di non proseguire. In serie C2, il quadro è leggermente migliore. La Cavese ha risolto i suoi problemi aumentando il capitale con l'ingresso in società di Ottavio Cutillo, il Cappiano e il Fano avanzano ancora qualche problema. L'Andria è immobile sul mercato e probabilmente vuol prima sistemare i conti. Il Giugliano ha già sistemato tutto con una ricapitalizzazione di 700mila euro, il Gubbio non corre rischi così come il Mantova, che ha cambiato padrone, e la Nocerina che ha provveduto ad accordarsi per una rateizzazione di Enpals ed Irpef. Dubbi sulle condizioni dI Ivrea e Montichiari, meno su quelle del Pizzighettone. Rischiano Pro Sesto e Ragusa, il Ravenna si è messo a posto completamente. Infine, non dovrebbero esserci particolari problemi per il Tolentino. Su Rosetana, Igea ed Olbia, in possesso di dati concreti c'è solo la FIGC. Che fra qualche giorno, attraverso la rinnovata Covisoc, dirà tutte le verità. Di certo, quest'anno i componenti della Covisoc, più scaltri di quelli degli anni scorsi, non hanno lasciato trapelare niente. Bisognerà vedere se - probabilmente - chiuderanno un occhio o se saranno particolarmente severi. Previsioni: ben più di una decina di squadre saranno segnalate. E non tutte potrebbero risolvere le loro situazioni. I club messi all'indice avranno tre giorni di tempo per un appello alla Coavisoc (Commissione d'appello della Covisoc). Il 26 la Coavisoc si pronuncia sui casi in esame e il 27 luglio il Consiglio Federale rende noto il rooster delle 132 squadre professionistiche, con le escluse che potranno appellarsi solo agli organi competenti del CONI e non ai TAR regionali. Fonte: ilrestodelpallone.it Notizie correlate Ischia
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