La contestazione non piace al patron "Sono deluso"
Ai microfoni di Studio Sport: "Troppa gente non corre più. Ma a Bergamo vinceremo"

Tutto e il contrario di tutto. Come sempre. Prendere o lasciare. Maurizio Zamparini è così e i tifosi del Palermo, ormai, non dovrebbero più stupirsi di niente. Anche se, questa volta, sembrava proprio che il numero uno di via del Fante fosse deciso: «Fino alla conclusione del campionato non verrò più in città. C´è un allenatore, un direttore sportivo: spetta a loro rimettere su la baracca. Poi, in estate, tireremo le somme». L´aveva detto alla fine della settimana passata, mica due o tre mesi fa. Ma i fischi del "Barbera", le esternazioni di David Di Michele, l´amarezza di Guidolin e le contestazioni dei tifosi alla squadra devono averlo convinto che non era questa la soluzione giusta.
E così, poche ore dopo aver bacchettato l´attaccante per la sua infelice uscita - «questo pubblico si deve ridimensionare perché mica è abituato alla Champions League» - Zamparini cambia versione e, questa volta, si scaglia contro il popolo rosanero: «Non mi piace per niente in questo momento come si sta comportando la piazza di Palermo - dice in un´intervista a Studio Sport (Italia 1, la stessa emittente che domenica aveva creato un caso inesistente sui cori contro il Catania, ndr) - Io sto portando avanti il progetto di costruire uno stadio nuovo da 30 mila posti, ma ci sto ripensando fortemente perché sono deluso. Questi qui sono pseudo-tifosi di loro stessi. Un vero tifoso non fischia mai la propria squadra, anzi la sostiene nei momenti di difficoltà». Per la cronaca giusto domenica le frasi del presidente, a proposito dell´uscita di David Di Michele, erano state queste: «Ha detto che il pubblico dovrebbe ridimensionarsi? Cominci a farlo lui, se fossi io il pubblico altro che fischi...». Un paio di notti gli avranno portato consiglio. Come spesso accade.
Ma non è questo il punto. Per la prima volta, dopo tanto entusiasmo, il patron friulano lascia capire che il progetto del nuovo stadio potrebbe definitivamente andare in fumo. Colpa dei fischi dei tifosi? Difficile credere che si rinunci a un progetto da centinaia di milioni di euro solo per colpa di una contestazione. Probabilmente ci sarà sotto qualcos´altro che frena le ambizioni del leader rosanero. E certo non sarà un caso che del tanto strombazzato progetto, annunciato addirittura per settembre scorso, non ci sia traccia quasi sei mesi dopo.
Il presidente del Palermo, che si trova in Egitto per un viaggio di lavoro, non è comunque contento di una squadra che nell´ultimo mese è andata al rallentatore: «Mi aspetto di più da diversi nostri giocatori a partire dalla trasferta di Bergamo - ha detto telefonicamente a Studio Sport - Chiedo una prestazione secondo le loro possibilità, mentre nelle ultime partite abbiamo visto gente come Guana, Bresciano, Simplicio e Pisano non rendere al meglio». Quindi attribuisce il periodo negativo anche alla sua lontananza dalla squadra: «L´ho già detto al mio staff tecnico e all´allenatore, la colpa di tutto questo è anche mia perché mi sono allontanato. La prossima settimana ho due viaggi di lavoro ancora in Egitto e poi Brasile. Ma appena torno starò molto vicino ai ragazzi fino al termine della stagione». Guidolin e i suoi ne saranno sicuramente felici: gliel´avremmo anche chiesto, ma sono in silenzio stampa. Sarà per la prossima volta.

Fonte: espresso.repubblica.it