Caos Avellino, stadio deserto contro il Catania
15 Gennaio 2004 - letto 1331 volte A meno di ripensamenti da parte della tifoseria irpina, Avellino e Catania giocheranno il posticipo della prossima giornata del campionato di serie B (lunedì 19 alle 20.30) in uno stadio praticamente deserto. Questa la strategia decisa dai tifosi irpini, nell'ambito della contestazione alla gestione societaria del patron Pasquale Casillo. L'Avellino è ultimo in classifica, staccato dalle altre squadre in lotta per la salvezza. Sulla marcia di protesta annunciata dal centro coordinamento club, che resta comunque un obiettivo da realizzare, prevarrà dunque la «strategia della solitudine», come l'hanno definita i leader della contestazione, con un obiettivo: far toccare il minimo storico delle presenze allo stadio Partenio e battere il precedente record negativo, risalente alla gestione dell'ex presidente Antonio Sibilia, di 178 spettatori paganti in un impianto sportivo che ne può contenerne fino a 35 mila. E' stata scelta questa strada, spiegano i club biancoverdi, per dare risonanza nazionale alla protesta, approfittando della contemporanea trasmissione in diretta tv dell'incontro, e accendere i riflettori sulla gestione societaria e tecnica del «trio Casillo, Zeman, Pavone». Dal canto suo, Pasquale Casillo, non si sottrae al braccio di ferro e rilancia: «Ai tifosi che protestano dico: restate a casa, non abbiamo bisogno di voi». Casillo ammette anche di «aver commesso degli errori» per lanciare subito dopo la sfida ai tifosi: «Mica ve l'ha detto il dottore che dobbiamo restare per forza in serie B». Il patron ha anche aggiunto che «venderà l'Avellino soltanto in caso di salvezza: il campionato è ancora lungo e ne potremo vedere delle belle - promette - ma se dovessimo retrocedere resterò ad Avellino con Zeman e Pavone». In questo clima di scontro e polemiche quotidiane, acquista un significato surreale il comunicato con cui la società annuncia che gli abbonamenti per Avellino-Catania non saranno validi, "in quanto la squadra etnea, retrocessa in serie C e poi ripescata, non era compresa nel calendario". Tuttavia, aggiunge la nota dell'ufficio stampa, «considerando il particolare momento della squadra, la società ha deciso di fissare prezzi popolari per tutti i settori», che vanno dai 5 euro per la curva ai 20 della tribuna centrale. Nel frattempo, resta sostanzialmente ferma la campagna di rafforzamento dell'organico al quale non verrà meno Ivan Tisci, il calciatore aggredito da un tifoso domenica sera nell'aeroporto di Cagliari. Il centrocampista ha smentito il suo procuratore, che aveva chiesto la rescissione del contratto o il trasferimento altrove del proprio assistito, e annuncia di restare di buon grado ad Avellino. Intanto per dare una mano a Zeman, che non ha ancora conquistato sul campo i primi tre punti della stagione, sono arrivati il macedone Stojkov, (che peraltro si è infortunato), in attesa di eventuale tesseramento, e l'ex attaccante dell'Acireale, oggi senza squadra, Francesco Marino a cui Zeman potrebbe dare l'ok, schierandolo sin da lunedì contro gli etnei. Le trattative avviate dal direttore sportivo Pavone per Sinigaglia, Rabito, Alessi e Quagliarella, allo stato sono praticamente bloccate. Da ieri si allena con l'Avellino il sudamericano Alberto Gorostidi, 31 anni, ex Santa Fè. Pasquale Casillo, patron irpino, replica a muso duro ai tifosi: «Abbiamo sbagliato, quale è il problema? Si può pure retrocedere visto che 4 squadre devono finire in C1 però state sicuri che in estate ci divertiremo perchè ci sono club in serie A e B pieni fino al collo di debiti e ne vedremo delle belle. Per me il bilancio sano viene prima di ogni cosa e per gli acquisti faremo qualcosa senza svenarci. In città ci sono 4 delinquenti che ci perseguitano credendo di intimidirci e farci fare ciò che vogliono. Si sbagliano. Il Palazzo calcistico, invece, dal dopo derby con il Napoli continua a ad avercela con noi. A quest'ora potevamo avere minimo sette punti in più e giocare in altro modo. Se i nostri tifosi contestano per me possono restarsene a casa e se finiamo in serie C resto insieme a Zeman; se ci salviamo, invece, vendo tutto e vado via». Fonte: LA SICILIA - lasicilia.it Notizie correlate Avellino
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