Bomba carta contro DAgostino, la società rischia gravi sanzioni
22 Ottobre 2007 - letto 2682 volte Maxi petardo lanciato in campo dopo la fine della gara La curva nord del SantElia, rampa di lancio di bombe carta, quattro esplosioni durante la gara e una quinta per fare festa a DAgostino, al termine dei 90, rischia la squalifica, come già accaduto per quella interista dopo la vergogna degli striscioni razzisti. Il questore vicario Giuseppe Gargiulo a fine gara chiede allarbitro Ayroldi, già uscito dal campo, di mettere a referto quanto accaduto. La bomba carta viene lanciata in campo proprio mentre alcuni giocatori del Cagliari vanno sotto la curva per salutare i tifosi. A farne le spese è DAgostino, che ha appena lanciato la maglietta ai tifosi. Il giocatore rossoblù si accascia a terra, stordito dallo scoppio ravvicinato. Viene soccorso e portato negli spogliatoi, in osservazione da parte dello staff medico. Passato lo spavento DAgostino racconta quanto accaduto. «Dopo aver regalato la maglia ai tifosi, stavo anche per togliermi i pantaloncini, visto che qualcuno insisteva per averli, quando ho sentito un botto enorme che mi ha abbagliato gli occhi. Mi sono seduto a terra, stordito, non ho capito dove è scoppiato, non ho visto niente, poi sono arrivati i soccorsi e ho raggiunto gli spogliatoi con le mie gambe». Il medico sociale, Marco Scorcu, dopo aver tenuto per mezzora il giocatore in osservazione, spiega che DAgostino ha subito un trauma acustico, fortunatamente senza conseguenze o lesioni ai timpani. Escluso, quindi, il ricovero ospedale. Lesterno rossoblù lascia lo stadio con la propria auto sorridente, commentando così quanto successo: «Purtroppo non era il primo petardo che lanciavano. Mi dispiace che accadano cose del genere, soprattutto per i raccattapalle che stanno sotto la curva, sono dei bambini che vanno allo stadio per vedere i loro idoli e per paura se ne stanno vicino alla bandierina. Non credo ce lavessero con me, io mi sono recato sotto la curva, come faccio sempre, per salutare i tifosi». Duro il presidente rossoblù, Massimo Cellino: «È stato un incidente, nessuno ce laveva con DAgostino. Questi tifosi col loro gesto si giudicano da soli: fanno male alla società. È un gesto inqualificabile che non si può commentare». Fonte: espresso.repubblica.it Notizie correlate Ischia
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