Non è passata inosservata, ieri ad Avellino, la protesta dei tifosi biancoverdi irritati per i noti fatti di Catania. Ultras che hanno fatto ingresso allo stadio solo 20 minuti dopo l'inizio della gara col Modena e striscioni polemici in riferimento a quanto accaduto. Come denunciato formalmente dalla Curva Sud, domenica scorsa, prima della gara con gli etnei, le Forze dell'ordine avrebbero sequestrato ai tifosi ospiti arrivati fino in Sicilia cibo ed acqua, proibendo loro di espletare le funzioni fisiologiche e costringendoli poi ad arrivare allo stadio soltanto una mezz'ora abbondante dopo il fischio di inizio. "I tornelli erano chiusi e qualcuno dall'interno bloccava gli ingressi in maniera scientifica. Molti erano rimasti ancora fuori rischiando di soffocare o di restare schiacciati", hanno precisato. Momenti di tensione culminati in quattro provvedimenti di Daspo e nell'arresto, il giorno seguente, di due ultras biancoverdi, poi scarcerati "vista la scarsa rilevanza dei presunti atti testimoniati nel video". "Se queste sono le forze dell'ordine, se questo è il modo di trattare la gente da parte delle istituzioni calcistiche e governative, crediamo sia normale che la gente preferisca non entrare più negli stadi - hanno affermato gli ultras della Sud nel loro comunicato -. Abbiamo assistito ad abusi di potere ed a prevaricazioni vili ed ignobili. Anche stavolta Abodi dichiara che chiederà spiegazioni a chi di dovere. A chiacchiere dice di voler difendere i club e i tifosi, nei fatti è semplicemente uno degli esponenti di un calcio malato ed in chiara decadenza, con stadi sempre più vuoti, società in fallimento e scandali ormai all'ordine del giorno".