Arresto «lampo» per due Boys
Blitz della Digos dopo i fatti di Carrara. Ma il magistrato non convalida

Li hanno prelevati di prima mattina per condurli nel carcere di via Burla. Poche ore dopo erano già tornati a casa, liberi.
La serata di ordinaria follia che sabato a Carrara ha visto protagonisti alcuni tifosi del Parma, ha avuto ieri una «coda» giudiziaria con l'arresto «lampo» di due Boys, eseguito all'alba da agenti della Digos di Massa in collaborazione con i colleghi di Parma. Il provvedimento di fermo, emesso dalla questura toscana che ha utilizzato il decreto sulla violenza negli stadi, riguardava una coppia di supporters gialloblù: un 31enne con precedenti specifici e un 22enne incensurato. L'accusa nei loro confronti è di danneggiamento e lesioni aggravate per il «blitz» effettuato in una pizzeria della città toscana pochi minuti prima dell'inizio dell'amichevole fra il Parma e la Carrarese.

Il magistrato di turno, Pietro Errede, non ha però ritenuto che sussistessero esigenze di custodia cautelare per cui i due tifosi sono stati rimessi in libertà già a metà pomeriggio. Nei confronti di altri cinque tifosi del Parma è scattata invece la denuncia dato che era già trascorsa la flagranza. Ai sette «ultras», gli uomini della Digos di Massa sarebbero arrivati analizzando i filmati realizzati dagli stessi poliziotti durante le concitate fasi degli scontri fra le opposte tifoserie.

Sabato sera il pullman dei sostenitori gialloblù diretto allo stadio era stato preso a sassate da un gruppo di «ultras» della Carrarese e della Reggiana (le due tifoserie sono gemellate). A quel punto l'autista del pullman aveva bloccato il mezzo (anche perchè due vetri erano andati in frantumi) e alcuni tifosi del Parma ne avevano approfittato per scendere e inseguire gli avversari, alcuni dei quali si erano rifugiati in una pizzeria da asporto.

Proprio in quel frangente si erano verificati gli incidenti più gravi con il ferimento del padre del gestore del locale che aveva cercato di evitare il contatto fra le diverse fazioni. L'uomo ha riportato ferite e traumi guaribili in sette giorni. La moglie, invece, era stata soccorsa perchè in stato di shock. Ingenti i danni all'interno del locale.

In seguito, i sostenitori gialloblù si erano allontanati temendo l'arrivo della polizia ed erano risaliti sul pullman che li aveva poi portati allo stadio. Dopodichè non si erano più verificati scontri. Ieri mattina, infine, il «blitz» a sorpresa degli uomini della Digos.

Nuovi particolari sulla serata ad alto rischio dei supporters gialloblù sono stati resi noti ieri mattina, in una conferenza stampa, dai dirigenti della questura toscana. Sul pullman dei parmigiani i poliziotti avrebbero infatti trovato una catena, alcuni manganelli di plastica, tre casse di birra e anche alcuni grammi di hashish e marijuana sparsi sul pavimento e sui sedili.

Nessun provvedimento, invece, è stato preso nei confronti dei sostenitori della Carrarese e della Reggiana che per primi avevano preso di mira i tifosi del Parma, dai quali sono divisi da una storica rivalità.

Fonte: Gazzetta di Parma del 24