I tifosi dell'Arezzo esprimono il proprio pensiero all'interno del muro inserito nel sito dei Botoli Ringhiosi (www.botoliringhiosi.com).
Qui il confronto, per dirla con un eufemismo, è piuttosto serrato con scambi diretti con altre tifoserie ed in particolar modo con quella del Perugia verso la quale persiste un odio viscerale.
Ecco un florilegio opportunamente emendato: «Meglio aretino con onore in C2 che perugino disonorato in A»; «Il fatto che i perugini nonostante gli ottimi risultati della loro squadra, navighino nel sito dell'Arezzo indica che noi siamo e resteremo per molto tempo il loro incubo»; «se la ruota gira come deve, Serse il prossimo anno se ne va e per voi inizia il declino irreversibile. A presto topi muschiati che non siete altro».
Tutte frasi che implicano il perdurare di una rivalità che non è mai cessata nonostante la differenza di categoria.
Una situazione che non è unilaterale come testimonia il messaggio inviato da un tifoso perugino. «Aretini ma ancora non vi siete ritirati? Siete sempre di più aretini contadini. Il Cittadella che cos'è un antipasto? Sembra però che vi abbia... pure lui! La categoria che vi compete è quella dei dilettanti e il derby con l'Anghiari che magari riuscite a perdere...». Nel sito ci sono comunque anche riferimenti diretti alla situazione attuale dell'Arezzo. Molte le lamentele ma c'è anche chi riesce a conservare una certa dose di autoironia . «La colpa se andiamo in C2 non è di Mancini ma dei giornalisti e dei tifosi. Mancini non sbaglia mai e per di più è diventato anche un ottimo direttore sportivo»; «Sì certo Mancini fa calcio inversamente proporzionale di come deve essere fatto: ha speso miliardi, ha promesso la B in due anni dandoci la C2 in 3 anni».
Non mancano frecciate nei confronti dell'allenatore considerato tra i principali responsabili: «A dire che Beruatto è modesto tecnico e uno che non da carica ai giocatori scoprite l'acqua calda... sono 10 anni che allena con zero risultati»; «insieme alle responsabilità di Sabatini e di Mancini ci sono anche quelle di Beruatto che valutò la rosa da primi 5 posti». E via insultando.

Fonte: LA NAZIONE lanazione.it