Mi ritrovo a dover scrivere questo articolo per smentire l'ennesimo bimbo che avvalendosi della forza della tastiera riesce a gettare fango sulla mia curva non rendendosi conto che ormai, a causa di questi idioti, gli articoli scritti su questo portale valgono veramente poco. E varrà poco anche il mio. Ma ho voluto scriverlo lo stesso per poter dare ai veri ultras il punto di vista di noi reggini. Segnalo che l'articolo in cui si può gustare questo ennesimo cockatil di cazzate dei bimbi-ultras-da-tastiera è "La festa dei ternani ai reggini" di tale Albino, per il quale provo tanta compassione...
Passando ai fatti:
Penso che il modo migliore di descrivere i fatti sia quello di raccontare l'intera trasferta dato che sono stato al centro di tutti gli avvenimenti pre-post-partita.
Faccio la trasferta in pullman col mio gruppo. Appena arrivati in città decidiamo di fare un giro per la città dato che nessuno ce lo impediva. Andiamo in giro a piedi in cerca di un posto in cui mangiare completamente indisturbati e incontriamo tanta gente di terni alla quale non arrechiamo nessun disturbo, anzi ci avvaliamo di qualche loro indicazione. Solo una volta ritornati nell'antistadio veniamo a sapere che gruppetti di ternani assaltavano cani sciolti e famiglie e qualcuno dei malcapitati ci racconta che sono stati addirittura minacciati con delle lame. Non posso esserne sicuro, ma se così fosse faccio i più vivi complimenti ai ragazzi di terni che, da rossi, dovrebbero attenersi all'ennesimo ipocrita slogan delle curve di sinistra:"Basta lame basta infami". Ci tengo pure a sottolineare che noi camminavamo in gruppo (circa una 20ina dato che qualcuno dei nostri ha preferito restare a riposare nell'antistadio) e che giravamo indisturbati proprio nelle zone in cui ci hanno riferito che sono avvenuti gli agguati. Questo mi fa pensare che siamo sicuramente stati avvistati dai ternani che giravano con le macchine, ma avranno ritenuto più opportuno assaltare famigliole indifese in assetto pic-nic. Che ultras!
Comunque dopo aver saputo dei fatti successi nei pressi dello stadio decidiamo di fare un giro per vedere se riusciamo a intercettare questi eroi ma tentando di uscire nuovamente dall'anti-stadio veniamo fermati dalle camionette delle "forze dell'ORDINE" che arrivavano in quel momento, forse informate di quello che stava succedendo. Decidiamo di entrare allo stadio e dopo aver eluso lo scadente servizio di controllo dei biglietti, riceviamo la graditissima visita dei ragazzi di Roma. Dopo qualche minuto arriva un altro gruppo della nostra curva che immediatamente carica gli inservienti dello stadio e i poliziott.i alla porta. Ne nasce una piccola baraonda alla quale partecipano tutti quelli che erano già entrati in curva con la polizi.a costretta ad uscire dal settore ospiti e a lasciare incustidito l'ingresso.
Dopo una nostra bella fumogenata e una loro coreografia che sa tanto di provocazione si comincia a cantare. Non posso giudicare il tifo dato che dal mio settore sentivo solo i nostri cori incessanti, posso solo dire che è stata una nostra bella prestazione.
Sul finire della partita qualche ragazzino comincia a scendere nel fossato e a risalire arrampicandosi sul muro, nel tentativo di raggiungere il campo. La maggior parte fallisce perchè era davvero difficile scavalcare. Noi dei gruppi tentiamo di far desistere tutti quei ragazzini cacciatori di magllie consapevoli dei pericoli in cui andavano incontro (era logico che la curva della squadra di casa avrebbe avuto molte meno difficoltà ad entrare in campo, come è successo...). Ci tengo a sottolineare che NESSUN ELEMENTO DEI GRUPPI DELLA CURVA SUD DI REGGIO CALABRIA E' SCESO SUL TERRENO DI GIOCO per il semplice motivo che a noi le maglie dei giocatori interessano poco, anzi niente, e perchè non ci stimolava molto il rischio di subire l'ennesima ondata di diffide per un confronto con una curva della quale poco o niente ci interessa(-va...). Più che altro noi avevamo voglia di festeggiare tra di noi. Festeggiare un traguardo per il quale abbiamo lottato per una stagione intera girando l'Italia senza sosta e non facendo mancare mai il nostro contributo alla squadra. Era un giorno in cui il nostro unico intento era festeggiare e continuare a essere ubriachi di felicità.
Comunque i ragazzini continuano a entrare e noi, oltre a qualche richiamo e a qualche urlo, continuiamo a cantare e a festeggiare. In tutto non so dire quanti di questi ragazzini siano riusciti a entrare. Ma di certo non 700, è semplicemente ridicolo solo pensarlo. Potevano essere (esagerando) una cinquantina. Finita la partita comincia quello che la maggior parte di noi si aspettava, i ternani che appaiono sul terreno di gioco misteriosamente: non scavalcando, bensì arrivando da dietro la loro curva. La qual cosa ci fa pensare che avevamo ragione: gli avevano aperto i cancelli. Le scene sono quelle viste in Tv: i nostri ragazzini che corrono verso il settore ospiti inseguiti da tanti ternani. A questo punto la polizia comincia a disporsi davanti al fossato che ci separava dal terreno di gioco e solo 5-6 ultras dei nostri fanno in tempo a entrare in campo evitando le manganellate dei poliziotti che ributtavano giù nel fossato (senza grossi danni) chiunque tentava di andare a soccorrere quei ragazzini. Ho potuto successivamente vedere dalle immagini televisive che i ragazzi che hanno fatto in tempo a scavalcare hanno fatto la loro parte dandosi senza alcuna remora. Addirittura ho visto uno dei nostri con la maglietta nera che ne "coricava" 4 dei loro (quello che alla fine inciampa e si vede un nano biondo ternano saltargli addosso).
Le ho viste in Tv perchè noi, appena ci siamo resi conto che ormai entrare in campo era impossibile, ci siamo catapultati fuori dallo stadio e ci siamo diretti verso quello che presumo fossero i "distinti" nella speranza che i ternani avessero avuto il coraggio di venire ad affrontare noi, quelli che avrebbero dovuto affrontare. Arriviamo di corsa dietro i distinti e ci troviamo di fronte due macchine della polizia e un gruppetto di ternani e bergamaschi. Ci devono avere visti davvero incazzati dato che sembrava avessero visto il diavolo per come scappavano. Ma erano meno (non moltissimo) di noi e forse è stato giusto così. Dai distinti (quelli ai quali si avvicina il loro presidente durante il parapiglia in campo come ho visto nelle immagini...) molte persone tentano di facilitare la fuga degli ultras ternani cominciando a lanciarci pietre (da dentro la curva). Ne nasce una fitta sassaiola durante la quale non ci tiriamo indietro mentre i ternani cominciano a indietreggiare rientrando sugli spalti. I ternani "residui" nei distinti verranno cacciati via dalla polizia che comincia a popolare il piazzale nel quale si era spostata per forza di cose l'attenzione della celere. Finisce tutto nel momento in cui i terani svuotano lo stadio e noi restiamo nel piazzale ad attenderli e a chiamarli da lontano. Ma il nostro "invito" non viene accolto dato che vediamo gli ultras ternani uscire dalla loro curva e avviarsi verso casa limitandosi a gestacci da mooolto lontano.
Risaliamo sui pullman solo quando restiamo solo noi intorno al "Liberati" e rimaniamo molto delusi dai ternani che probabilmente non riescono ad andare oltre agli assalti alle famigliole in assetto pic-nic e al tentativo di pestaggio (mal riuscito...) di bambini "cacciatori di maglie" che sicuramente non si rendevano nemmeno conto di quello che poteva succedere.
Mi sembra molto vigliacco presentarsi puntualmente in 20 a Reggio Calabria restando con 2 piedi in una scarpa e sperando nella nostra mentalità che non ci permetterebbe mai di metterci appresso a 20 poveri ternani per poi fare questi assalti infami verso una parte della nostra calda tifoseria che non c'entra affatto con le persone che realmente dovrebbero affrontare. Non è la prima volta che capita. Molte altre tifoserie vengono a Reggio in numero eccessivamente esiguo per stare con 2 piedi in una scarpa e approfittano delle nostre solite invasioni per attaccare gente indifesa che non ha niente di ultras e che a causa di questi poveretti non fanno altro che odiare il nostro movimento alimentando l'etichetta di teppaglia che ormai è stata affibiata al nostro movimento e che difficilmente riusciremo a cacciare finchè esisteranno questi elementi.
Spero di essere stato abbastanza esauriente. Spero che questa polemica si possa finalmente chiudere qui. Spero che i soliti bimbi-ultras-da-tastiera si sentano "sollevati" dall'incarico di scrivere cazzate pure in questo articolo.
Un saluto a tutti gli amici e a quelli (tanti) che stimano la nostra curva e un invito a diffidare dagli articoli di questo portale. Chi è potuto stare nella nostra curva sa quello che siamo e quello che, con i nostri pregi e i nostri difetti, valiamo, al di la delle parole degli invidiosi che proprio in questi giorni rosicAno e ci fanno sorridere con i loro stupidi commenti.
siamo in serie A, ma c'eravamo pure in B, in C1 e in C2. E' amaranto il colore che amiamo, del risultato CE NE FREGHIAMO!!!
16 Ottobre 2020 - Curva Nord Ancona comunica che, viste e considerate le nuove normative di accesso allo stadio uscite nell'ultimo decreto, ha deciso di...
15 Ottobre 2020 - Un momento non facile per l'Arezzo, che in campionato non sembra aver ancora trovato la giusta quadra: un solo punto in quattro gare e...