La Tessera del tifoso continua a scatenare le reazioni contrarie dei tifosi di tutta Italia. L’attuazione del provvedimento voluto dal Ministero dell’Interno e che dalla prossima stagione dovrà essere adottato dalle società di calcio, ha registrato quest’oggi le proteste degli ultras di Atalanta e Vicenza, che con molta probabilità si opporranno all’iniziativa con la rinuncia alla sottoscrizione dell’abbonamento per la prossima stagione calcistica.

La discussione prosegue, quindi: nelle scorse settimane, il centrocampista della Roma e della Nazionale Daniele De Rossi si espresse non proprio a favore della tessera: “La schedatura non mi sembra corretta - affermò giocatore – Se la tessera dovesse cancellare tutti i problemi, ben venga. Non è quella la via per evitare scontri. Non voglio entrare in certe polemiche, ma allora dovrebbero fare una tessera anche per il poliziotto“. Parole che, seppur successivamente rettificate dallo stesso De Rossi, suscitarono la risposta contrariata del Ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Non condivido quanto detto da De Rossi sulla tessera del tifoso. De Rossi non è uno qualunque, è un giocatore importante, che andrà a rappresentare l’Italia ai Mondiali, insomma uno che ha un certo seguito“, le parole dell’esponente del Governo.

Ora, a distanza di qualche tempo, tornano a farsi sentire anche le tifoserie, che in realtà non hanno mai smesso di sottolineare il loro dissenso contro l’attuazione della tessera. Dopo le tante manifestazioni che hanno visto la partecipazione di diversi gruppi ultras provenienti da tutta la penisola, alcuni di questi hanno deciso di passare ad iniziative ben più concrete: è il caso dei tifosi di Atalanta e Vicenza, che non sottoscriveranno l’abbonamento per la prossima stagione.

“Una schedatura deliberata di chiunque” hanno dichiarato i sostenitori atalantini, che però non lasceranno sola la squadra: acquisteranno infatti il biglietto partita per partita. “Noi siamo stati obbligati ad adottare la tessera del tifoso - ha spiegato il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi -Speriamo che la questione, che è un pò troppo complicata, si semplifichi. Tutte le società stanno discutendo del problema per trovare soluzioni. Abbiamo fatto grandi sforzi per rilevare l’Atalanta e abbiamo proposto condizioni di abbonamento vantaggiosissime, ora spero che la gente ci stia vicina“.

“Tesserarsi è come aiutare la morte del nostro calcio – hanno spiegato i responsabili del gruppo ultras del Vicenza “1902 Lanerossi Crew“- ormai sempre più prigioniero di decreti, leggi e decisioni insensate. Un vero ultrà non ha bisogno di inviti, sa cosa fare e non fa la tessera“.

“Dopo anni o decenni di abbonamenti ai nostri colori - prosegue il gruppo – ogni rappresentante del nostro gruppo, con grande senso di responsabilità e coerenza ha deciso, senza votazioni od imposizioni, di non rinnovare l’abbonamento e così dire ‘nò alla tessera del tifoso. Non vogliamo che la gente ci segua, ma che almeno ci rispetti e cerchi di capire la nostra battaglia“.

Fonte: newnotizie.it