Si è concluso con due condanne e nove assoluzioni il processo nei confronti di un gruppo di tifosi crotonesi che erano accusati di aver malmenato alcuni agenti di polizia durante il viaggio di ritorno da una trasferta.

Un pomeriggio di follia che risale al 6 gennaio del 2002, quando alcune decine di tifosi, appena sbarcati a Villa San Giovanni da un traghetto proveniente da Messina dove il Crotone aveva disputato e perso un incontro di calcio, prima di prendere il treno si erano infilati in un piccolo bar che affaccia sul piazzale della stazione; avevano consumato e aggredito i poliziotti chiamati dal proprietario perchè "facevano troppo bordello".

Ad un agente qualcuno aveva persino tentato di rubare la pistola d’ordinanza. Nella rissa era uscita malconcia anche una passante. Il gruppo, composto da undici persone, era comunque riuscito a salire sul treno che tuttavia veniva bloccato da un cordone di agenti di polizia.


Il processo di primo grado che è scaturito dalla vicenda si è concluso nel pomeriggio di giovedì davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria che, dopo aver ascoltato gli agenti coinvolti nei tafferugli, ha ritenuto che vi fossero elementi di colpevolezza soltanto per due imputati, Gli altri nove tifosi sono stati assolti per non aver commesso il fatto, analogamente a quanto aveva chiesto lo stesso pubblico ministero.

Parzialmente soddisfatto l’avvocato Gianluca Marino, difensore insieme all’avvocato Fabrizio Salviati di alcuni imputati assolti, ma anche dei due C. per i quali ha già preannunciato appello appena saranno depositate le motivazioni della sentenza. Per l’avvocato Marino sulla decisione dei giudici ha pesato anche il clima di intransigenza che si è creato in seguito agli eventi degli ultimi tempi fuori e dentro gli stadi.

Fonte: crotonese