Non sono riusciti a farla franca due quarantenni friulani, residenti nella periferia di Udine, che sono stati riconosciuti dalla polizia e deferiti all’autorità giudiziaria di Ferrara, perché ritenuti responsabili di un’aggressione ai danni di alcuni tifosi napoletani, avvenuta in un’area di servizio lungo l’autostrada. Dovranno rispondere ora rispettivamente dei reati di percosse, rapina e violenza privata, nel primo caso, e di danneggiamento nel secondo.

I fatti risalgono al 6 dicembre, quando i due friulani sono arrivati nell’area di servizio Po Ovest a bordo di un pullman che li avrebbe poi portati, assieme ad altri ultras dell’Udinese, a Firenze per assistere al match dei bianconeri contro la Viola. Casualmente nella stessa area di sosta si era fermato un gruppo di tifosi partenopei – tra l’altro provenienti e residenti a Udine, dove ha sede il loro fan club di appartenenza –, diretto a Bologna per assistere invece alla partita del Napoli. Un gruppetto formato da uomini, ragazzi e qualche donna, che aveva appena posato per alcune foto ricordo con il proprio striscione.

Secondo le ricostruzioni compiute dalla polizia di Stato e in particolare dalla squadra tifoserie della Digos di Udine, i due ultras, che hanno notato subito la presenza dei tifosi della squadra di Sarri nel parcheggio, avrebbero prima insultato i napoletani, passando poi alle vie fatto. Avrebbero, quindi, versato il contenuto di una lattina di birra all’interno di uno dei due pulmini e quindi percosso due tifosi partenopei, che si erano attardati all’interno dell’autogrill, perdendo il contatto con il resto del gruppo, che vista la situazione ha lasciato velocemente l’area di sosta. A uno dei due giovani, che a piedi hanno poi raggiunto il resto della comitiva ferma poco distante, è stata anche rubata una sciarpa.

Subito dopo i fatti i tifosi del Napoli hanno raggiunto comunque Bologna per assistere alla partita, e hanno sporto denuncia. Le indagini della squadra tifoserie udinese ha permesso non solo di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, ma anche di arrivare al riconoscimento di quelli che sono ritenuti i responsabili, e che ora dovranno presentarsi davanti alla giustizia. Ma non è tutto qui, perché per loro ora le partite e gli eventi sportivi dal vivo resteranno un ricordo per lungo tempo. Uno dei due ultras, quello che deve rispondere di percosse, rapina e violenza privata, è stato, infatti, anche raggiunto da un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) per due anni, adottato dal Questore di Udine, per alcuni fatti avvenuti, invece, il 22 settembre scorso in occasione della gara Udinese-Milan.

Al termine della partita, alcuni sostenitori rossoneri erano stati offesi da alcuni ultras bianconeri, e in particolare era stato preso di mira uno dei milanisti: era stato spintonato e colpito e derubato, infine, del cappellino che indossava. Anche in questo caso è stata determinante l’azione della Digos udinese, che ha ricostruito la vicenda avvalendosi delle testimonianze delle vittime e identificando, quindi, il responsabile.