Sei ultras del Voghera, otto del Savona, uno del Derthona e dieci dell'Ivrea sono stati puniti con il «divieto di accesso alle manifestazioni sportive per 3 anni» dopo i tafferugli scoppiati al termine della partita Savona-Ivrea del 19 maggio, gara di spareggio per la C2 e giocata sul campo neutro di Voghera. I 25 tifosi sono stati inchiodati dalle riprese delle telecamere della Scientifica. La polizia, dopo un lavoro certosino, ha identificato i soggetti e ha applicato la legge anti-violenza 377 del 2001.
Ma procediamo per ordine analizzando i passaggi che hanno portato ai provvedimenti. Le tifoserie (Ivrea da una parte; Voghera, Savona e Derthona dall'altra per una questione di gemellaggi: Savona con Voghera e Derthona con Savona) avevano cominciato a rumoreggiare prima del fischio d'inizio. Lo stadio era gremito: 4500 persone sorvegliate da 90 poliziotti e carabinieri. Dopo il gol di testa nella ripresa del giocatore del Savona, Riccardo Bracaloni, che sanciva la promozione in C2, sono scoppiati i primi tafferugli. A fine gara c'era stata un'invasione di campo da parte degli ultras «vittoriosi», ed erano scoppiati i disordini con i rivali. Erano volati seggiolini (un fotografo era stato colpito alla testa), accendini, qualcuno aveva utilizzato le bandiere come alabarde, altri le cinture come fruste. Le reti di recinzione avevano comunque «tenuto». La violenza era continuata anche fuori dallo stadio di via Facchinetti, con una sassaiola. Una pietra aveva frantumato il vetro di una Volante e un poliziotto era stato colpito dalle schegge. Negli scontri, un ultrà aveva anche sottratto un manganello a un agente. I supporter violenti pensavano di averla fatta franca, ma le cose non sono andate proprio così. Grazie alle riprese delle telecamere della Scientifica (in borghese) posizionate nei punti più caldi dello stadio, la polizia ha potuto «immortalare» gli ultras durante i tafferugli. Dalle immagini sono state estrapolate oltre 300 foto che hanno permesso di identificare in modo inequivocabile i 25 soggetti (il più giovane ha 23 anni, il più vecchio 35) protagonisti degli scontri. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra la polizia di Voghera, Savona e Ivrea, che hanno lavorato in sinergia per quattro mesi. La polizia ha inviato le richieste di divieto al questore che ha emesso il provvedimento convalidato dal Gip. I tifosi hanno anche l'obbligo di firma prima dell'inizio delle partite (il divieto è limitato alle gare delle loro squadre). Un curiosità: «Daspo» è il termine tecnico con cui si definisce il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
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a breve tutto il documentario girato sia tra i romani...
Incidentes varios entre ultras milanistas y juventinos...y la madera a todo esto acojonada, desbordada y sin saber practicamente ni que hacer... (Juventus)